"Il libro delle vergini" di Gabriele D'Annunzio - Altervista
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La cristiana veniva dalla chiesa, dove aveva cantate le<br />
litanie per l'Annunciazione e aveva ascoltata la pre<strong>di</strong>ca su 'l<br />
messaggio dell'Arcangelo all'ancella <strong>di</strong> Dio. Ecce Ancilla<br />
Domini. L'eloquenza sonora del frate pre<strong>di</strong>cante l'aveva<br />
inebriata; le restavano ancora negli orecchi certe parole<br />
ammonitrici.<br />
Giuliana si destava in quel momento con un lungo<br />
sba<strong>di</strong>glio voluttuoso, e stirava le membra.<br />
– Ah! sei tu, Camilla? – <strong>di</strong>sse ella un po' confusa <strong>di</strong> quella<br />
presenza.<br />
– Sono io, sono io! tu ti perderai, sciagurata, tu ti perderai –<br />
irruppe la devota, ad<strong>di</strong>tando lo specchio su 'l letto. – Tu hai tra le<br />
mani lo strumento del demonio...<br />
Ed eccitata dalla prima irruzione, ella seguitava, sollevava<br />
la voce, gittava le frasi ardenti della pre<strong>di</strong>ca, con de' gran<strong>di</strong> gesti<br />
nell'aria incalzava nelle minacce dei castighi eterni, non si<br />
rivolgeva soltanto a Giuliana, assorgeva ad ammonire l'universo<br />
dei peccatori.<br />
– Memento! memento!<br />
Giuliana non intendeva più nulla poiché tutta quella<br />
vociferazione l'aveva stor<strong>di</strong>ta.<br />
D'un tratto dall'angolo della piazza scoppiò la fanfara<br />
militare in uno squillo <strong>di</strong> venti trombe.<br />
VII.<br />
L'ultima stanza della casa era stretta e bassa, con le travi<br />
del soffitto annerite dal fumo, piena d'un lezzo <strong>di</strong> cipolle, <strong>di</strong><br />
rigovernatura e <strong>di</strong> carbone spento. I vasi <strong>di</strong> rame pendevano alla<br />
parete in or<strong>di</strong>ne, senza luccichìo; i piatti <strong>di</strong> Castelli stavano in<br />
or<strong>di</strong>ne su la mensola con le loro gioconde pitture <strong>di</strong> fiori, <strong>di</strong><br />
uccelli e <strong>di</strong> teste d'uomini; le antiche lucerne <strong>di</strong> ottone, le<br />
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