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"Il libro delle vergini" di Gabriele D'Annunzio - Altervista

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– No, no, signora zia – ripeté con uno strascico <strong>di</strong> voce.<br />

– Sentite, nipote, che odore?<br />

– Sento l'odore della violetta – <strong>di</strong>sse Cesare con una<br />

dolcezza melo<strong>di</strong>osa.<br />

Le risa scampanellarono vivamente sotto la tranquilla volta<br />

vegetale.<br />

– Ah, nipote; voi avete fatto il primo verso d'un sonetto o<br />

un principio <strong>di</strong> <strong>di</strong>chiarazione? Che ingenuità audace! Voi<br />

cominciate a farmi tremare. Scostatevi.<br />

Ed ella voleva liberarsi dal braccio <strong>di</strong> lui, con un'aria <strong>di</strong><br />

canzonatura e <strong>di</strong> paura; ma Cesare la tenne prigione sotto la<br />

stretta.<br />

– Restate, zia. Io sono innocente.<br />

Facevano così, per gioco. Però Cesare quando nel<br />

trattenerla le prese la mano senza guanto, sentì un brivido fine<br />

salirgli le ossa: e guardò quella piccola mano dalle <strong>di</strong>ta lunghe,<br />

dalle unghie <strong>di</strong> ònice che aveva una emme profonda su la palma.<br />

Dal polso, <strong>di</strong> sotto ai braccialetti d'oro e d'argento niellato, certe<br />

vene verdognole si <strong>di</strong>ramavano perdendosi nel misterio del<br />

casimiro, simili a infiltramenti <strong>di</strong> rame in un pezzo <strong>di</strong> alabastro.<br />

– Restate, zia.<br />

Erano <strong>di</strong>nanzi a una grande vasca solitaria. Su le acque<br />

inerti galleggiavano chiazze giallastre <strong>di</strong> putre<strong>di</strong>ne e certe foglie<br />

rossigne <strong>di</strong> cuoio si stendevano in greggia presso alli orli erbosi.<br />

Nel mezzo un gruppo <strong>di</strong> tritoni dalle code <strong>di</strong> pesce invigilava<br />

que' silenzi che non più lo scroscio delli zampilli rompeva, da<br />

tempo; su la vecchia pietra i muschi e i licheni facevano come<br />

un manto tigrato; alla base le borracine si allungavano in ver<strong>di</strong><br />

filamenti.<br />

– Se<strong>di</strong>amo qui – <strong>di</strong>sse Cesare, scoprendo un pezzo <strong>di</strong> rude<br />

bassorilievo atterrato fra le erbe. Egli si sentiva inquieto, mentre<br />

Vinca sedendo lo guardava con i vivi occhi pieni <strong>di</strong><br />

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