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"Il libro delle vergini" di Gabriele D'Annunzio - Altervista

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Le aveva prese le due mani, si curvava per coprirle <strong>di</strong> baci.<br />

– No, non qui, Gustavo...<br />

Egli non intendeva. Francesca svincolò una mano dalla<br />

stretta; per respingerlo affondò la mano nei capelli <strong>di</strong> lui, gli<br />

sollevò il capo. Poi si allontanò, si avvicinò alla tavola; tremava<br />

tutta.<br />

– Che freddo! – <strong>di</strong>sse. – Chiudete.<br />

Gustavo sporse all'aria la fronte, stette un istante con il<br />

petto inclinato verso la notte. Egli voleva così placare il tumulto,<br />

il calore. Poi chiuse; si volse; era pallido, con qualche cosa <strong>di</strong><br />

convulso nella bocca.<br />

Francesca s'era rifugiata accanto ad Eva.<br />

La bimba aveva chinata la testa su la tavola, su la tovaglia<br />

nivea, poiché il sonno l'avvinceva; era <strong>di</strong> rosa, tutta <strong>di</strong> rosa con<br />

un sorriso vago su tutta la faccia; le palpebre chiuse erano così<br />

<strong>di</strong>afane che parevano lasciar trasparire lo sguardo; da la bocca<br />

aperta usciva un soffio lento, il respiro.<br />

– Dorme – sussurrò la madre. E fece segno a Gustavo <strong>di</strong><br />

camminar piano.<br />

– La porterò io sù, nella stanza – <strong>di</strong>sse piano Gustavo.<br />

Ella in quelle parole fiutò l'insi<strong>di</strong>a, e sorrise con un lieve<br />

moto d'ironia nel labbro inferiore. Ma Gustavo s'era avvicinato;<br />

delicatamente sollevava ora su le braccia il piccolo corpo inerte<br />

<strong>di</strong> Eva. Andavano così sù per le scale; Francesca innanzi,<br />

Gustavo <strong>di</strong>etro. La testa della bimba pendeva da una parte,<br />

mostrando la gola molle, lasciando piovere le chiome.<br />

Nella stanza ardeva una lampada, in mezzo alla vòlta, con<br />

una illuminazione quasi lunare. Dalli abiti, dalle biancherie, da<br />

ogni angolo esalavano i profumi e nuotavano nell'aria.<br />

– Mettetela su 'l letto, là, in quello.<br />

Gustavo adagiò la bimba. Già gli tremavano le braccia; egli<br />

sentiva il profumo che una volta l'aveva fatto trasalire.<br />

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