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"Il libro delle vergini" di Gabriele D'Annunzio - Altervista

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– Coraggio, donna santa, coraggio! – le ripeteva la strega,<br />

fissandola con quelli occhi bianchicci <strong>di</strong> mollusco,<br />

soffregandole le reni. – Avete tempo <strong>di</strong> arrivare a Pescara... Via!<br />

via!<br />

Giuliana non poteva rispondere: alla bocca non le venivano<br />

che urli. I crampi le serravano lo stomaco, le irrigi<strong>di</strong>vano i<br />

muscoli respiratorii, le eccitavano il vomito. I bulbi visivi le<br />

ruotavano in alto, come se ella fosse entrata ne' sintomi <strong>di</strong> una<br />

convulsione epilettica. In tutto il suo debole organismo la<br />

potenza eccessiva della bevanda operava ora effetti inaspettati.<br />

<strong>Il</strong> parto falso si produsse quasi d'improvviso, con una <strong>di</strong> quelle<br />

terribili per<strong>di</strong>te per ove le forze della vita se ne vanno<br />

mollemente, insensibilmente, fluendo.<br />

– Gesù, Gesù, Gesù! – mormorava la strega inquieta, presa<br />

da una subita paura <strong>di</strong>nanzi al corpo <strong>di</strong> Giuliana riverso che a<br />

pena certe piccole ondulazioni convulsive scuotevano. – Gesù,<br />

aiutatemi!<br />

Alle sollecitazioni <strong>di</strong> lei, Giuliana rinvenne. E come dopo<br />

qualche tempo il profluvio parve arrestarsi, Giuliana si poté<br />

levare in pie<strong>di</strong>; sospinta dalla femmina, uscire; giungere fino<br />

alla strada nuova, barcollando, pallida come se non le fosse<br />

rimasta sotto la pelle una goccia <strong>di</strong> sangue, ma tenuta viva da<br />

una speranza che il maggior pericolo fosse ormai superato.<br />

Ora la campagna era tutta frescamente luminosa. Passava<br />

una fila <strong>di</strong> carretti carichi <strong>di</strong> gesso, e i grossi carrettieri <strong>di</strong> Letto<br />

Manoppello, pieni <strong>di</strong> vino, sdraiati su i sacchi fumavano. Come<br />

Giuliana si mise <strong>di</strong>etro la fila, uno <strong>di</strong> quelli, l'estremo, gridò:<br />

– Ohe, volete che vi porti, bella figliuola?<br />

Machinalmente Giuliana si lasciò tirar sù dalle forti braccia<br />

dell'uomo, e stette così seduta su i sacchi. Non intendeva le<br />

grasse risa e i motti osceni che <strong>di</strong> carro in carro si propagavano.<br />

Con una energia involontaria d'istinto, teneva le ginocchia<br />

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