"Il libro delle vergini" di Gabriele D'Annunzio - Altervista
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<strong>di</strong>menticare il fratello. La donna del fratello era bella ed egli la<br />
conquistava.<br />
– Hop! hop!<br />
La pineta era vicina; dentro la selva dei fusti altissimi<br />
penetrava a zone magnifiche il sole, e pe 'l chiarore<br />
s'allontanavano fughe <strong>di</strong> portici favolosi. Entrarono al passo,<br />
lasciando perdere le briglie mentre i cavalli sbuffavano<br />
rumorosamente scuotendo la testa o appressavano le froge come<br />
per parlarsi in segreto. Dinanzi, si alzavano i voli delli uccelli<br />
spaventati. Sopra il capo, si aprivano raramente quelli spazi <strong>di</strong><br />
cielo che tra il verde muta il suo azzurro in un violetto soave.<br />
Così esploravano il bosco. A traverso il labirinto, tra fusto e<br />
fusto, i cavalli non potevano camminare insieme. Francesca<br />
andava innanzi un po' affaticata dalla corsa; accarezzando con la<br />
mano aperta il collo fumante del sauro. Dietro veniva Gustavo,<br />
in silenzio. Ma dai cespugli un profumo acuto, <strong>di</strong> fiori che non si<br />
vedevano, saliva; un profumo che li turbava e li faceva desiosi.<br />
Erano in una <strong>di</strong> quelle brevi radure, per lo più circolari, dove si<br />
sente più vivo e penetrante il fascino della selva.<br />
– Ah, Gustavo, guardate quel fiore! – esclamò Francesca<br />
ad<strong>di</strong>tando. – Se mi tenete il frustino, lo colgo da me.<br />
E, dato il frustino, ella si curvò dalla sella con una movenza<br />
agile: mentre il sauro urtava con una zampa arcuata il terreno. È<br />
una cosa che accade sempre, comunemente, in tutte le cavalcate<br />
a due, nei libri <strong>di</strong> romanzo e nella vita reale.<br />
Quello era un piccolo fiore rosso, <strong>di</strong> una fragranza fine.<br />
– Odoratelo, Gustavo – ella fece, e glie l'accostò alle nari.<br />
Una tentazione: Gustavo le sfiorò le <strong>di</strong>ta con la bocca<br />
calda, tremando. Ella non <strong>di</strong>sse nulla, ma mutò un poco nel viso;<br />
e spinse il cavallo innanzi.<br />
– Ascoltate, Francesca, un momento! – le gridò <strong>di</strong>etro il<br />
giovane, anch'egli spingendo l'animale. E fu quasi un<br />
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