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"Il libro delle vergini" di Gabriele D'Annunzio - Altervista

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mise nell'anima un turbamento strano, gli suscitò come una<br />

inquietu<strong>di</strong>ne. Pe 'l foglio saliva una volata <strong>di</strong> piccole cicogne<br />

bianche, e fra le cicogne i caratteri piccoli e nervosi<br />

s'incalzavano in violetto, squisitamente.<br />

– Quando arriverà? – chiese Galatea.<br />

– Domani.<br />

Giunse, in fatti. Ella era una ben giovine zia, una splen<strong>di</strong>da<br />

figura <strong>di</strong> andalusa dalle nerissime iri<strong>di</strong> piene <strong>di</strong> desiderii e <strong>di</strong><br />

misterii.<br />

– Oh, mia bella bionda! oh, mia bella bambola bionda! –<br />

esclamava, stringendo fra le braccia Galatea, sconvolgendole i<br />

capelli su la fronte, tormentandola <strong>di</strong> baci.<br />

– E voi, Cesare? Anche voi siete qui, nel castello solitario,<br />

paggio, trovatore, cavaliere... come?<br />

E rideva in certi piccoli tintinni <strong>di</strong> cristalli e <strong>di</strong> metalli<br />

vibranti, piegando il capo in <strong>di</strong>etro, mentre le gengive rosee le si<br />

scoprivano un po' crudelmente e il petto le sussultava sotto la<br />

corazza <strong>di</strong> raso.<br />

– Non temete gl'incantesimi, Cesare?<br />

Ella era così; parlava con una volubilità petulante e<br />

cinguettante, con un adorabile brillio <strong>di</strong> erre. Contro li erre<br />

l'onda fresca della voce pareva che si frangesse e s'increspasse.<br />

– Sempre qui, sempre qui, Galatea? Non vorrai mai<br />

rompere il tuo cerchio magico, dunque? Ve la rapirò conte, ve la<br />

rapirò questa vostra Jolanda dalli occhi pensosi... Ma tu hai<br />

proprio due smeral<strong>di</strong> per occhi, Galatea! Perché mi guar<strong>di</strong> così?<br />

Ti piaccio?...<br />

E s'impazientiva nel togliersi i lunghi guanti <strong>di</strong> camoscio<br />

nero che le serravano le braccia fino al gomito.<br />

– An<strong>di</strong>amo. Conducimi.<br />

A quell'irrompere improvviso <strong>di</strong> allegria li echi della sala si<br />

svegliarono, le sonorità cupe <strong>delle</strong> volte fremevano; un solco <strong>di</strong><br />

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