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"Il libro delle vergini" di Gabriele D'Annunzio - Altervista

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Alla fine Donna Clara aperse li occhi lenti, con fatica. Non<br />

<strong>di</strong>sse nulla, alle domande non rispose che con un leggero<br />

abbassamento <strong>delle</strong> palpebre e con un sorriso vanente. La vista<br />

<strong>di</strong> quei due non l'aveva sollevata; anzi una vena <strong>di</strong> amarezza le<br />

saliva ora per l'anima, poiché le pareva <strong>di</strong> essere stata per troppo<br />

tempo abbandonata da loro. Ella il giorno aveva u<strong>di</strong>to giù nel<br />

viale ridere Francesca, parlare Gustavo, e quin<strong>di</strong> perdersi lo<br />

scalpitìo dei cavalli pe 'l lontano. Era rimasta sola; era dopo<br />

poco entrata Eva correndo.<br />

– Senti, Eva buona; apri quella finestra.<br />

La bimba aveva presa un'aria grave d'infermiera. Non<br />

arrivava ad aprire, anche ergendosi sulla punta dei pie<strong>di</strong>.<br />

– Chiama Susanna. Tu non puoi.<br />

– Oh, nonna grande, che <strong>di</strong>ci?<br />

Ed aveva trascinata una se<strong>di</strong>a nel vano della finestra per<br />

montarci sopra ed aprire. Ella aprì. La nonna la guardava<br />

sorridendo: la bimba aveva una grazia agile <strong>di</strong> capretta che tenti<br />

l'erta della siepe, avvolta nella polvere lucida che saliva dal<br />

pavimento, nude le piccole braccia.<br />

Dalla finestra semiaperta erano passati i soffi tepi<strong>di</strong><br />

dell'aria; s'erano intravisti i campi tutti protetti dal sole.<br />

– Così, nonna?<br />

– Sì, Eva buona; vieni.<br />

La vecchia s 'era sentita intenerire; l'aveva presa un<br />

bisogno <strong>di</strong> stringersi al petto quella dolce massa <strong>di</strong> capelli, <strong>di</strong><br />

appoggiarvi la gota un momento. Ella così si rifugiava nella<br />

adorazione <strong>di</strong> quella testa infantile.<br />

Eva poi se n'era andata anche lei, giù nel giar<strong>di</strong>no, a correre<br />

su l'erba. Dalla finestra passava l'aria troppo viva; cresceva il<br />

vento; le cortine ondeggiavano e si gonfiavano; entrava la luce<br />

limpida e rigida come un'acqua sorgiva. Allora un brivido aveva<br />

incominciato a scuotere l'inferma, la prendeva un'altra volta quel<br />

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