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"Il libro delle vergini" di Gabriele D'Annunzio - Altervista

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alenarle un lampo <strong>di</strong> assentimento, e il cuore le balzò <strong>di</strong> giubilo<br />

nel seno come San Giovanni nelle viscere d'Elisabetta alla visita<br />

della Vergine Maria.<br />

– Per nostro signore Gesù Cristo. Amen.<br />

<strong>Il</strong> prete, tutto d'argento, si volse verso la custo<strong>di</strong>a, <strong>di</strong>cendo<br />

a voce bassa un credo. Due turiferarii bianchi ai lati<br />

cominciarono a scuotere i turiboli fumanti e odoranti. Un nuvolo<br />

<strong>di</strong> incenso avvolse Giuliana che stava da presso, e subitamente<br />

un invincibile fiotto <strong>di</strong> nausea dal fondo della maternità le salì<br />

alla gola e le fece torcere la bocca.<br />

XVIII.<br />

Non c'era dunque scampo? – Più giorni ancora ella oscillò<br />

nel dubbio, aspettando l'ultima prova. Vertigini la prendevano al<br />

levarsi, quand'ella metteva a terra i pie<strong>di</strong>; sfinimenti vaghi la<br />

invadevano su la sera, fievolezze in cui il pensiero, la volontà, i<br />

ricor<strong>di</strong> parevano quasi avere la confusione, la sonnolenza<br />

fluttuante <strong>delle</strong> prime ore mattutine. Ella faceva le cose per<br />

abitu<strong>di</strong>ne, con de' gesti <strong>di</strong> sonnambula, con una lentezza <strong>di</strong><br />

donna stanca. Nella scuola, se veniva su 'l vento l'odore del pane<br />

caldo dal forno, ella si sentiva morire, sentiva come tutte le<br />

viscere montarle d'un tratto alla bocca: un sapore <strong>di</strong> lisciva le si<br />

spandeva nella lingua. Un giorno, mentre un bimbo succhiava<br />

<strong>delle</strong> ciliege, una voglia violenta <strong>di</strong> quel frutto la fece contorcere<br />

su la se<strong>di</strong>a, impalli<strong>di</strong>re e sudare. Poi, ella, dopo il pasto, tutta<br />

amara <strong>di</strong> nausea, si metteva lunga su 'l letto, si lasciava occupare<br />

dal sopore: il caldo era pesante, le mosche ronzavano, le grida<br />

d'un ven<strong>di</strong>tore <strong>di</strong> occhiali passavano sotto la finestra, rauche nel<br />

silenzio.<br />

Sfiduciata, ella non cercò più la chiesa: l'incenso anche la<br />

ributtava.<br />

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