"Il libro delle vergini" di Gabriele D'Annunzio - Altervista
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Gustavo per quella sua cieca avi<strong>di</strong>tà <strong>di</strong> amare. E come l'amore<br />
soverchia e prostra ogni altro sentimento umano, essi ora<br />
abbandonavano l'inferma.<br />
Era una triste opera, che compievano naturalmente. Li<br />
adescava fuori la stagione felice, li <strong>di</strong>lettava la grande aria, li<br />
penetrava da tutte le parti la vitalità straripante della terra<br />
vegetale Nella casa lo sforzo d'attenzione nel reprimere ogni<br />
voce, nel soffocare ogni rumore, li fasti<strong>di</strong>ava e li irritava. Essi<br />
uscivano, stavano lungo tempo assenti, obliandosi;<br />
pre<strong>di</strong>ligevano i siti remoti; i rifugi protetti dalli alberi, i sentieri<br />
spersi tra le piantagioni. Gustavo portava nei ritrovi la foga della<br />
sua passione, tutte le veemenze della sua natura quasi vergine;<br />
Francesca la sua bella mobilità <strong>di</strong> aspetti, le piccole crudeltà<br />
della sua calma, la raffinatezza signorile della sensazione.<br />
Sfuggivano istintivamente da ogni cosa, da ogni circostanza <strong>di</strong><br />
cose, che li potesse condurre a un ripiegamento della coscienza<br />
su se stessa. Nell' uscire, quasi sempre uno dei due <strong>di</strong>ceva, come<br />
per giustificarsi:<br />
– Pare che stia meglio; è vero? Non si lamenta mai.<br />
E andavano.<br />
Ma Donna Clara, in quella stanza nuda, in faccia allo<br />
splendore che si riversava su 'l pavimento dalle imposte<br />
semichiuse, sentiva un grande accoramento cupo che la<br />
uccideva, si sentiva finire. Ella non aveva da prima indovinato:<br />
restava supina su 'l letto, lunghe ore, tenuta dal male, con li<br />
occhi già torbi<strong>di</strong> vuoti <strong>di</strong> sguardo, con le estremità <strong>di</strong> gelo, come<br />
s'ella avesse già cominciato a morire in una agonia lunga e senza<br />
sussulti. Aveva qualche volta nelle mani scarne quel cercare<br />
inquieto e incerto, quell'incresparsi vano <strong>delle</strong> <strong>di</strong>ta che tentavano<br />
<strong>di</strong> prendere. Allora ella voleva bere, voleva la tazza per togliersi<br />
l'aridezza dalle fauci. Susanna veniva ogni tanto ad affacciarsi<br />
su l'uscio; si accostava, metteva la tazza alla bocca dell'inferma<br />
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