CONOSCERE L'AMBIENTE PER DIFENDERLO - Cesvot
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primi 8 anni e circa 3.4 milioni di lire per MW per gli anni successivi. Può capitare che le aziende<br />
si impegnino anche a fornire un corrispettivo minimo garantito, in caso di insufficiente produzione<br />
dell’impianto, dell’ordine del 15% dell’atteso per i primi 8 anni.<br />
Imprenditoria<br />
Le aziende costruttrici si impegnano al coinvolgimento dell’imprenditoria locale, nel rispetto delle<br />
norme nazionali e comunitarie, sia direttamente, sia attraverso le commesse e subcommesse.<br />
Occupazione<br />
Le aziende costruttrici si impegnano ad impiegare personale, di professionalità adeguata, per la<br />
realizzazione, gestione e custodia delle centrali. Le Aziende si impegnano anche alla formazione<br />
del personale.<br />
Obbligazioni relative al terreno concesso<br />
Le società eoliche hanno l’obbligo di mantenere la disponibilità per il Comune e i cittadini delle<br />
aree non direttamente interessate alla presenza di manufatti (ad esempio, il diritto di pascolo);<br />
esiste pertanto il divieto di recinzione.<br />
Ripristino del terreno<br />
Gli operatori si impegnano a restituire il terreno nelle stesse condizioni in cui è stato loro concesso<br />
dai Comuni.<br />
9. Diffusione in Europa e nel mondo<br />
Rispetto all’anno 1996, il settore eolico è cresciuto a livello mondiale del 25-26%. I dati ufficiali<br />
per il 1997, evidenziati nel grafico) mostrano infatti che alla fine dello scorso anno erano<br />
in funzione nel mondo 7.636 MW (dati della danese BTM Consult) e circa l’84% della nuova<br />
capacità (1.566 MW) è stata installata in Europa, in particolare in Germania, Danimarca, Italia,<br />
Olanda, Spagna e Irlanda.<br />
Nel 1997 le vendite di turbine sono state pari ad un valore di 1,5 miliardi di dollari (oltre 2.500<br />
miliardi di lire), cifra che dovrebbe raddoppiare nell’arco dei prossimi 5 anni. Infatti le previsioni<br />
sullo sviluppo dell’energia eolica indicano in oltre 20.000 MW la potenza installata entro<br />
il 2002 (più della metà in Europa). La maggiore crescita avverrà in Germania, Spagna,<br />
Danimarca, India, Cina, Gran Bretagna e Stati Uniti.<br />
Il 1997 ha segnato un cambiamento al vertice dei maggiori costruttori di aerogeneratori: la<br />
danese NEG Micon ha spodestato dal primo posto la connazionale Vestas (vedi tabella).<br />
Tuttavia se vengono incluse le vendite della società spagnola Gamesa, che commercializza prodotti<br />
Vestas, quest’ultima resta la compagnia leader. Nella tabella si possono notare due particolari<br />
interessanti; il primo è che i produttori danesi dominano ancora, a livello mondiale, il<br />
mercato, con circa il 60% delle vendite; il secondo è che 3 aziende spagnole (Made, Desarrollos<br />
e Gamesa) sono tra le prime 10 compagnie eoliche del mondo.<br />
In Europa, dove è installata il 62% della potenza eolica presente al mondo, capofila (dati EWEA<br />
- fine ‘97) è la Germania, con 2.000 MW, seguono la Danimarca con 1.059 MW, la Spagna con<br />
378, la Gran Bretagna con 312, la Svezia con 110; l’Italia è al sesto posto con poco meno di 100<br />
MW.Gli obiettivi per l’Europa, secondo quanto indicato dall’EWEA (European Wind Energy<br />
Association) e dalla Commissione europea nel Libro Bianco, sono di raggiungere 8.000 MW<br />
per il 2000 e 40.000 MW per il 2010. Intanto, alla fine del mese di marzo 1998, il nostro continente<br />
ha superato la soglia dei 5.000 MW installati (5.097 secondo dati EWEA).<br />
Per informazioni: “International Wind Energy Development: World Market Update 1997”,<br />
BTM Consult: tel: +45 97 325299 fax: +45 97 325593 e-mail: btmcwind@post4.tele.dk<br />
EWEA - European Wind Energy Association<br />
e-mail: ewea@ewea.org http://www.ewea.org/<br />
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