SUONO n° 481

RECENSIONI
Albinoni
Autori vari
Autori vari
Autori vari
SIX SONATAS FOR FLUTE
AND CONTINUO, OP.6
PORTRAITS
A. Ottensamer, Rotterdam Phil.
LE ROSSIGNOL ET LA ROSE
C. Reiss, sopr., C. Spencer, pf.
ENCHANTED FOREST
Anna Prohaska, sopr., Jonathan
Ensemble Barocco Padovano,
Orch., Y. Nézet-Séguin, dir.
Onix
Cohen, dir.
Mario Folena, fl.
Deutsche Grammophon
Anche di Chen Reiss non si sa nulla: se
Archiv
Dynamic
Sembra che con gli antenati del cla-
non che con la sua giovane e vibrante
Il ricco CD dona, sull'ala agile della
C'è chi sparge lacrime sulla odierna
rinetto già gli antichi egizi cavassero
voce, in questo esteso CD, attraversa
voce di Anna Prohaska e le sapienti
dissoluzione dell'attività compositi-
morbidi e insinuanti suoni; si tratta di
la musica occidentale con leggeri ed
sonorità dei trenta musici dell'ensem-
va. Ma, saggiate le prove degli ultimi
uno strumento che viene da lontano
espressivi accenti. Con la propria arte
ble Arcangelo al gesto di Jonathan
decenni, il musicofilo non si ramma-
e che nel tempo si è arricchito di op-
vocale Chen Reiss realizza il miracolo
Cohen, una grande lezione musicale
rica più di tanto, quando all'attuale
portunità, ad opera dei virtuosi che
di accomunare compositori ed ope-
esemplata su arie di Antonio Vivaldi,
annichilimento compositivo corri-
ne valorizzarono le doti, e, nell'ultimo
re che sarebbe molto ardito citare in
George Frideric Haendel, Henry
sponda, come sembra accadere, la
paio di secoli, grazie a una meccanica
sequenza senza fare trascorrere un
Purcell, Francesco Cavalli e Claudio
riemersione di tanta musica - nella
che ne allargò in modo sorprendente
certo minutaggio tra l'uno e l'altro.
Monteverdi. Il grande Seicento, con
ampia varietà dei significati - del no-
l'estensione e la sonorità. Nel '900 al-
Con acuta sensibilità, e la varietà dei
qualche anticipazione e illustri deri-
stro passato, più o meno lontana: ma
cuni eccellenti solisti hanno portato
propri eccellenti mezzi, essa piega
vazioni prende qui forma sonora con
musica.Uno spazio tocca a Tomaso
lo storico strumento alla più alta ribal-
stili e modi alle singole verità, intui-
l'arte del canto: arte difficile - in ogni
Albinoni (Venezia, 1671-1750), ricco
ta musicale, sulla strada che i compo-
te, e in un certo senso unificate, con
suo parametro, piegata ed esaltata
"dilettante" che si è dedicato all'arte
sitori progressivamente gli andavano
seducente sicurezza. Nei settanta
dalle mode, a volte troppo sensibi-
dei suoni senza altre preoccupazioni
aprendo. Oggi sembra tutto finito. Ma
minuti di programma, Chen - con la
le alle leggi del gusto, ma fascinosa
che condurre, saggiamente, alla con-
il clarinettista Andreas Ottensamer,
collaborazione ideale per gusto e cul-
per la penetrazione espressiva, la più
sonanza, la funzionale presenza, nel
ultimo giovane virtuoso in ordine di
tura di Charles Spencer al pianoforte
diretta - che, in questa seducente
fraseggio, della dissonanza: come per
tempo, dedica con arte elegantis-
- enuclea in cinque temi: Eros, Elysium,
antologia, Anna onora con una voce
secoli. Fraseggio elegante, quello di
sima Portraits al proprio strumento
Solitude, Humour, e Myth, i contenuti
non grande, ma educata a pratiche
Albinoni, inquadrato nelle forme del
con un convincente programma che
di ben venticinque pagine liederisti-
virtuosistiche culturalmente verifi-
suo tempo e del suo luogo: Venezia,
incollana disinvoltamente il Prelude
che, o comunque vocali, attingendo,
cate, duttile, agile, con una straordi-
la grandiosa, morente nella bancarot-
n.1 di George Gershwin (per il quale
ancora una volta arditamente, alle
naria estensione nella tessitura alta,
ta odierna; a lui contemporaneo fu
S. Koncz ha composto un sostegno
più disparate poetiche ed espressi-
articolata nella economia della nota,
il più sfortunato Vivaldi, che nacque
orchestrale all'originale pianistico),
vità: Henry Purcell, Reynaldo Hahn,
e graziosa nell'ammiccante offerta di
dopo e morì prima.Al suo bel mondo
il Concerto per clarinetto di Aaron
Richard Strauss, Edvard Grieg, Alban
malandrine appoggiature.C'è molta
Tomaso Albinoni donò molta musi-
Copland, La fille aux cheveux de lin di
Berg, Ernst Krenek, Pauline Viardot,
cultura nella vocalità di Anna: intan-
ca teatrale, strumentale e vocale da
Claude Debussy (S. Koncz), il Concerto
Robert Schumann, Johannes Brahms,
to nel recupero di quella che oggi si
camera, come queste sei Sonate per
per clarinetto e archi di Domenico
Vincenzo Bellini, Carlos Gustavino,
intende "tecnica vocale", e poi nella
flauto tratte dall'op.6, pubblicate ad
Cimarosa (A. Benjamin), la Berceuse
Gustav Mahler, Giacomo Meyerbeer,
tenuta dell'arco, spesso di spasmo-
Amsterdam attorno al 1712; si tratta
di Amy Beach (S. Koncz), e l'evoluto
Franz Schubert, Carl Maria von Weber,
dica ampiezza, in cui si articola la
di belle pagine, ariose fino alla traspa-
Concerto per clarinetto e orchestra
Camille Saint-Saëns, Gabriel Fauré,
carica espressiva di compositori che
renza, dotate di melodie e ritmi che
n.1 di Louis Spohr. Tutto davvero
Mordechai Zeira, Nikolai Rimsky-
sul grande tavolo dell'arte vocale
Mario Folena arrotonda nella serenità
inappuntabile.
Korsakov e Manning Sherwin. Una ver-
giocavano le loro carte più preziose
del suo suono, manco a dirlo, flautato.
Umberto Padroni
tigine Ma il naufragar è così dolce...
ed efficaci.
Umberto Padroni
Umberto Padroni
Umberto Padroni
110 SUONO novembre 2013