SUONO n° 481
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TEST<br />
A MODO NOSTRO<br />
Il segnale di ingresso, selezionato tra<br />
i 4 disponibili, va direttamente nelle<br />
valvole per poi passare nel circuito<br />
di controllo del volume, e poi da qui<br />
prosegue per il finale, composto da<br />
una coppia di mosfet per canale. Il<br />
controllo di volume è gestito da un<br />
chip PGA della Burr Brown, esattamente<br />
il PGA2310. La scelta di<br />
eliminare il classico potenziometro<br />
con qualcosa di più esotico non è<br />
certo una novità ma qui invece di<br />
utilizzare un componente meccanico<br />
si è deciso di affidare il segnale<br />
ad un circuito integrato. Il che da<br />
un punto di vista ingegneristico è<br />
senz’altro un’ottima cosa, anche se<br />
tale scelta non sembra coerente con<br />
quella che dovrebbe essere la filosofia<br />
di un prodotto come l’Aurium.<br />
La scelta di utilizzare un PGA ha reso<br />
obbligatorio posizionare il controllo<br />
di volume dopo il primo stadio di<br />
amplificazione, ovvero dopo le valvole,<br />
e questo perché tale chip deve<br />
vedere al suo ingresso un’impedenza<br />
abbastanza bassa, pena un degrado<br />
delle sue prestazioni, soprattutto a<br />
livello di THD. Il posizionamento del<br />
controllo di volume dopo le valvole<br />
mento L/R, sotto forma di due<br />
manopoline piuttosto vicine tra<br />
loro. Il controllo del bilanciamento<br />
è molto utile, soprattutto<br />
in considerazione del fatto che<br />
vole,<br />
a detta del costruttore senza<br />
alcuna forma di controreazione.<br />
Ciò vuol dire che qualunque<br />
differenza tra i due tubi (dovuta<br />
alle normali tolleranze di produzione)<br />
potrebbe ripercuotersi sul<br />
corretto bilanciamento tra i due<br />
canali. Tale controllo permette di<br />
correggere questa eventuale imperfezione,<br />
regolando la mano-<br />
<br />
È presente lo scatto in posizione<br />
centrale, molto comodo per riportare<br />
la regolazione alla neutralità.<br />
Sia il controllo di gain che<br />
quello di bilanciamento non agiscono<br />
direttamente sul segnale,<br />
ma comunicano la loro posizione<br />
al chip PGA che si occupa anche<br />
della regolazione del volume.<br />
L’utilizzo dell’apparato è abbastanza<br />
soddisfacente, se non<br />
fosse per due difetti piuttosto<br />
evidenti. Il primo è dovuto alla<br />
scelta di utilizzare, sul fondo, dei<br />
piedini di plastica dura che non<br />
hanno il minimo “grip”: quando<br />
si tenta di inserire il jack della<br />
gando<br />
l’utilizzatore a tener fermo<br />
<br />
L’altro, il fatto che dopo un paio<br />
d’ore di utilizzo l’ampli diventa<br />
molto caldo, per cui toccarlo<br />
non è molto piacevole, moltiplica<br />
l’effetto dei due difetti singolarmente<br />
molto modesti. Inoltre<br />
l’apparecchio richiede un warm<br />
up dalla durata anomala prima<br />
di raggiungere le prestazioni<br />
ottimali. Fermo restando che<br />
lasciamo a chi non teme di oltrepassare<br />
la soglia del ridicolo<br />
<br />
di questo “riscaldamento”, noi<br />
abbiamo ritenuto di prolungarlo<br />
per almeno 60’...<br />
L’apparecchio risulta abbastanza<br />
insensibile al carico e dunque<br />
ripropone un equilibrio sonoro<br />
coerente con il carattere dei diversi<br />
tipi di cuffie, perlomeno<br />
così come emersi nel caso dei<br />
migliori interfacciamenti. La<br />
regolazione del volume e del<br />
gain, che variano a seconda del<br />
<br />
variano le caratteristiche della<br />
rappresentazione sonora proposta<br />
quindi stage, dinamica,<br />
timbrica e riproposizione della<br />
gamma di frequenze risultano<br />
stabili, indipendentemente dal<br />
volume sonoro. In maniera costante<br />
l’apparecchio offre performance<br />
sonore superiori al<br />
Vioelectric, altro apparecchio in<br />
prova e il più vicino alla fascia di<br />
appartenenza dell’Aurium (sebbene<br />
sussista un gap di circa 200<br />
euro). Nonostante la differenza<br />
di prezzo sia maggiore (circa 600<br />
euro quindi quasi metà del prezzo<br />
dell’Aurium), l’apparecchio<br />
si avvicina maggiormente per<br />
prestazioni al Bryston BHA-1,<br />
splendido top di gamma e nostro<br />
attuale riferimento per questa tipologia<br />
di prodotti. L’accoppiata<br />
con le Sennheiser HD 800 è una<br />
vera sorpresa: la rappresentazione<br />
sonora si pone davvero nella<br />
74 <strong>SUONO</strong> novembre 2013