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SUONO n° 481

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MUSIC LOVERS<br />

LA BIBLIOTECA<br />

DI ANTONIO<br />

“In tempi recenti proprio per avere<br />

accesso alla musica, nell’era del CD,<br />

mi sono convertito al CD non tanto<br />

perché mi piacesse particolarmente<br />

ma per il semplice motivo che per<br />

trovare la musica di quel periodo occorreva<br />

comprarla su CD, dato che la<br />

versione in vinile non si trovava più e<br />

un approccio focalizzato solo sul formato<br />

sarebbe diventato troppo da<br />

collezionisti! Così in un certo modo<br />

l’ascolto oggi dei file come ulteriore<br />

evoluzione di questo percorso è<br />

abbastanza logico e ha preso gran<br />

parte del tempo che posso dedicare<br />

alla musica…<br />

L’idea di poter navigare in una libreria<br />

enorme di musica, che ricorda<br />

quello che è stato la Biblioteca di<br />

Alessandria per i libri, è una cosa<br />

bellissima. In questo percorso non<br />

rimpiango il CD, rimpiango un po’ il<br />

vinile, anche se mi rendo conto che,<br />

dato che non compro il supporto ma<br />

la musica, in questo momento vista<br />

la poca offerta compro comunque<br />

poco vinile. Non vado alla ricerca del<br />

vinile per la mia passione per l’analogico,<br />

anche se questa ovviamente<br />

rimane saldamente legata ai dischi<br />

che posseggo e che mi piacciono e<br />

che mi danno la possibilità di ascoltare<br />

quel percorso che negli anni si<br />

è formato in me.”<br />

quindi non ho mai comprato un disco per il piacere della collezione.<br />

Quando mi sono reso conto che i dischi stampati all’estero suonavano<br />

meglio di quelli italiani ho cominciato ad acquistare molto<br />

all’estero per la semplice ragione che le stampe straniere erano<br />

migliori di quelle italiane. Avendone la possibilità preferisco un<br />

supporto che suona bene perché ti consente di arrivare più vicino<br />

alla musica, perché senti gli artisti che suonano, come suonano, il<br />

dettaglio, le sfumature, gli strumenti utilizzati. I grandi artisti che<br />

usano ottimi strumenti vengono valorizzati da un buon disco e, più<br />

in generale da una buona riproduzione!”.<br />

Una buona ragione che rende la collezione di Antonio abbastanza sui<br />

generis: tantissimi vinili ma anche tantissimi CD e, ora, tantissimi<br />

<br />

della musica, realizzato partendo dalla disponibilità di una sala<br />

<br />

dove troneggia un sistema home theater) ecco una sala più grande<br />

dove lungo le pareti si snodano le librerie realizzate ad hoc per<br />

<br />

rigorosamente, si alternano con pari dignità una fonte analogica<br />

<br />

demandata la collocazione del server e di tutte le diavolerie che<br />

<br />

di un sistema di riproduzione sonora dove può essere convogliata<br />

ognuna delle fonti). Certo un sistema non alla portata di tutti,<br />

perlomeno a livello della qualità offerta, ma facilmente replicabile,<br />

almeno in nuce, grazie alla tecnologie che ogni music lover ha oggi<br />

a disposizione, optando per il livello di qualità alla portata delle<br />

proprie ambizioni e possibilità culturali ed economiche, sempre<br />

sotto il criterio guida, buono per Antonio, buono per tutti per cui:<br />

<br />

puoi ascoltarla di sottofondo mentre lavori, con un sistema eco-<br />

<br />

<br />

attento, appassionato, che ti porta più vicino alla musica”.<br />

34 <strong>SUONO</strong> novembre 2013

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