SUONO n° 481
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TEST<br />
al banco di misura<br />
vivace, esteso in frequenza e<br />
ricco armonicamente, il tutto in<br />
modo piacevole senza apparente<br />
sforzo. Non sembra neppure<br />
necessaria una lunga fase di<br />
rodaggio per capirne le principali<br />
prerogative e i suoi punti<br />
di forza. Tale è l’esuberanza<br />
comunicativa e facilità d’emissione,<br />
presentazione della scena,<br />
subito ampia e uniforme, che si<br />
è portati rapidamente ad alzare<br />
il volume e la stanza si riempie<br />
di un suono grande, nel senso<br />
dipendentemente,<br />
o quasi, dal<br />
genere ascoltato. Il basso appare<br />
incisivo, pesante e massiccio<br />
quando serve, agile e veloce<br />
dove richiesto. Il passaggio da<br />
un altoparlante all’altro non è<br />
avvertibile né timbricamente<br />
né geometricamente, così che<br />
La risposta in frequenza è molto estesa e leggermente<br />
enfatizzata agli estremi banda. Si tratta per altro di una<br />
caratteristica del tweeter con cupola metallica a forma<br />
rovesciata e che in un certo senso determina un’impronta<br />
sonora dei sistemi di Focal da ormai qualche generazione.<br />
Anche se la flangia è stata modificata (come per altro alcune<br />
soluzioni costruttive) la risposta del tweeter è molto simile<br />
alle precedenti versioni. La dispersione sul piano orizzontale<br />
e su quello verticale è notevole e non si apprezzano<br />
particolari attenuazioni, anche in posizioni molto angolate<br />
rispetto all’asse. Il medio invece mostra un andamento più<br />
efficiente e regolare tanto che, in gamma media, la risposta<br />
le alte frequenze non si percepiscono<br />
necessariamente più<br />
in alto rispetto alle medie o<br />
basse frequenze. Medie ed alte<br />
frequenze sono tutto sommato<br />
dolci e controllate conferendo la<br />
giusta quantità d’aria al suono<br />
senza mai sforare in acidità o<br />
sonorità troppo puntute. Que-<br />
<br />
non cambiano, confermando la<br />
propensione degli Aria 926 a<br />
farsi dimenticare, in favore di un<br />
ascolto musicale tanto piacevole<br />
da non accorgersi che il tempo<br />
passa e ancora non ci si stanca.<br />
Una buona, in senso di qualità<br />
zione<br />
rende il suono complessivamente<br />
più asciutto e controllato.<br />
Non che questi diffusori<br />
abbiano il problema opposto ma<br />
pur nella loro versatilità e facilità<br />
di pilotaggio, comunque la<br />
qualità viene gradita e ripagata<br />
nato.<br />
Una costante è l’equilibrio<br />
generale, le sonorità delicate,<br />
e la dispersione sono migliori rispetto alle precedenti serie.<br />
Il progetto e il filtro crossover sono stati aggiornati ai nuovi<br />
altoparlanti, anche se mostrano una matrice comune con la<br />
tradizione: si notano alcune variazioni sulla linea del tweeter<br />
e su quella dei due woofer, mentre appare una nuova cella<br />
RLC serie in parallelo al medio. Comunque le variazioni sono<br />
talmente lievi che l’impedenza complessiva è praticamente<br />
la stessa dei Chorus 726! I due woofer hanno un’impedenza<br />
di poco oltre i 10 Ohm, ma, una volta connessi in parallelo, si<br />
sfiorano in basso i 3.5 Ohm con rotazioni di fase abbastanza<br />
contenute che suggeriscono l’abbinamento con amplificazioni<br />
robuste ma senza costituire un interfacciamento critico.<br />
mai troppo appariscenti o frizzanti.<br />
Il grado di queste valenze<br />
va crescendo mano a mano che<br />
si cresce con il livello di quello<br />
che c’è a monte, al punto che se<br />
volete e potete, esagerate con un<br />
<br />
avete un integrato di piccolo cabotaggio<br />
e di buon livello (vedi<br />
Arcam FMJ A19, Onix A25) non<br />
abbiate paura di osare: molto<br />
probabilmente sarete soddisfatti<br />
di aver risparmiato un bel po’ di<br />
soldi.<br />
96 <strong>SUONO</strong> novembre 2013