SUONO n° 481

EUGENIO FINARDI
Il rock italiano ha sempre subito la colonizzazione anglo-americana,
riuscendo solo raramente a trovare delle vie espressive
autonome. Probabilmente uno dei momenti più fervidi a livello
vimento,
non solo musicale, sono venuti alla ribalta artisti, gruppi ed
etichette autogestite, che hanno almeno tentato di cambiare le regole
suoni con le parole, evitando che un aspetto prenda il sopravvento
sull’altro. Nel suo secondo album, Sugo
Musica ribelle che ancora oggi
costituisce esempio mirabile di
rock sociale, ormai poco di moda
delle pagine più intense e coraggiose
della sua lunga carriera
è costituita dall’album Il cantante
al microfono, formato da
poeta, chitarrista e interprete
cortina…
impossibile tracciarne un identikit o valutarlo pienamente, però ha
superato la fase più nera.
C’è ancora spazio per una musica ribelle
Se non ne avessi la speranza smetterei di comporre e suonare, ho la
stessa energia di tanti, troppi, anni fa, maggiore consapevolezza e
se lentamente, forse troppo lentamente. Qualche anno fa stavo in
coda alla cassa di un supermercato e davanti a me c’era una signora
anziana e prima di lei una sorta di punkabbestia che stava pagando
Quando hai iniziato pochi
credevano che saresti durato
così a lungo, invece da
Non gettate alcun oggetto
dai finestrini (1975) sono
trascorsi quasi 40 anni. Fai
il punto della situazione del
rock italiano, è cambiato
molto
Sono cambiate moltissime cose, non solo a livello musicale, basta
guardare intorno per rendersene conto. Il rock ha subito le pressioni
re.
Quando ho iniziato a suonare esisteva il rock progressivo, poi il
rock, che per sua natura tende ad inglobare e rielaborare tutto, ha
ma ha saputo trovare la forza per riemergere con forza. Il momento
non è dei più rosei ma non amo chi guarda il passato solo per rim-
per passione. Il rock italiano non è un movimento unitario, perciò è
aspetto non era rassicurante e non sapendo con chi sfogare la sua
rimasta un po’ interdetta, pensava di avere dietro un signore elegante,
magari col cappello, e si è trovata uno come me con l’orecchino, i
Non c’è più
dentro, è un atteggiamento che non si può cambiare, è dentro di me,
SUONO novembre 2013 51