Numero 76/77 - Anno XIII, Maggio-Agosto 2005 - Club Plein Air BdS

iggio nella chiusura non prevista del museo e
non ci meravigliamo affatto del perché le percentuali
parlino sempre chiaro: l’Italia, e la Sicilia
in particolare, non attirano più come un
tempo i turisti.
Nel pomeriggio la visita di Siracusa è
comunque proseguita con la sosta al vicino
Santuario della Madonnina delle Lacrime, costruito
per custodire l’effigie della Madonna
che ha versato lacrime nel 1953, in una casa
di una giovane coppia di sposi in via degli Orti.
Il complesso religioso, i cui lavori sono stati
solo recentemente conclusi, si compone di
due parti: la cripta, eretta nel 1968, che ha
fatto da chiesa fino alla costruzione della parte
superiore, consacrata nel 1994 a lavori ancora
in corso ed eretta a forma di cono rovesciato.
Sia l’interno che l’esterno del Santuario
sono realizzati in cemento armato e in
forme ultramoderne, che non incontrano facilmente
il gusto dei siracusani. Tra il piano
superiore e quello superiore, per dare un po’
più di “calore religioso” all’insieme, si susseguono
diverse cappelle con opere d’arte moderna,
come quadri e mosaici di argomento
sacro, ma anche pregevoli iconostasi e resti
archeologici che emergono dal pavimento, un
po’ come in tutta la città, ma l’insieme risulta
comunque freddo e vagamente sterile.
Parlando proprio di questi argomenti,
il gruppo è quindi ritornato in serata con una
bella passeggiata a Ortigia per concludere
degnamente la giornata presso il ristorante
“Al Gambero Rosso”, dove il nostro Alfio
Triolo aveva organizzato una splendida cena
con menù a base di pesce. Qui abbiamo avuto
anche l’occasione di brindare a Francesco,
delizioso nipotino di Alfio Triolo, nato da appena
sei settimane, e quindi divenuto la mascotte
del nostro Club. E poi, con le panze
decisamente piene, non è rimasto che tornare
ai camper e crollare nelle mansarde.
Il Santuario della Madonnina delle
Lacrime
Alfio Triolo con la moglie, la figlia e
il nipotino, nuova mascotte del nostro
Club
La mattina del 3 giugno la nostra carovana
si è spostata all’oasi naturalistica di
Vendicari, luogo di migrazione di varie specie
di uccelli come cavalieri d’Italia, fenicotteri e
anatre, dove è possibile passeggiare in un
contesto che ricorda da vicino le distese sabbiose
del deserto, intervallate però da pantani,
stagni e mare; attraverso i capanni in legno,
disseminati lungo le rive dei pantani, si
possono osservare le varie specie di uccelli,
che raggiungono l’oasi per riposarsi, prima di
continuare la migrazione dall’Europa del centro-nord
al nord-Africa e viceversa. Il mese di
giugno non è il migliore per l’osservazione
ornitologica, perché la maggior parte degli
uccelli è già ripartita, ma lo spettacolo della
natura, con le acque che si incuneano tra la
terraferma, scandita da numerose specie di
piante, è sempre garantito, anche se il cielo