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Numero 76/77 - Anno XIII, Maggio-Agosto 2005 - Club Plein Air BdS

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Un week-end “elettrizzante”<br />

La magica gita nell’agrigentino del 15-17 aprile, sotto la sapiente guida di Mister<br />

Five, alla scoperta di cattedrali sotterranee, bianche scogliere, giardini sacri,<br />

castelli e …ricotta<br />

U<br />

n raduno organizzato dallo<br />

strepitoso Mister Five, al secolo Angelo<br />

Cinque, non poteva che essere “elettrizzante”,<br />

riguardo all’organizzazione, alle chicche da<br />

scoprire, ai sapori da gustare, alle magiche<br />

esplorazioni da attuare. Non poteva… E così è<br />

stato. Naturalmente, logicamente, ovviamente.<br />

A metà aprile ci siamo diretti nella<br />

provincia di Agrigento per seguire il succoso<br />

programma realizzato per noi proprio da<br />

Angelo, ben consapevoli che avremmo visto<br />

mete quasi inesplorate anche dagli agrigentini.<br />

Proprio per questo motivo i partecipanti erano<br />

numerosi e nel corso del raduno che ci ha visto<br />

percorrere le strade di San Biagio Platani,<br />

Realmonte, Siciliana, Porto Empedocle ed<br />

Agrigento, la nostra carovana si è andata<br />

allungando sempre di più, ma sempre con la<br />

massima correttezza e puntualità da parte di<br />

tutti, fatto questo che ha permesso di<br />

mantenere gli impegni presi con le guide delle<br />

varie località e i custodi dei vari monumenti,<br />

rispettando scrupolosamente la tabella di<br />

marcia prevista, cosa semplice quando si è<br />

anche in dieci camper, certamente più<br />

complicata quando il numero aumenta.<br />

Il punto di riunione era previsto, nel<br />

pomeriggio di venerdì 15 aprile, presso il<br />

campo sportivo di San Biagio Platani,<br />

cittadina addobbata nel periodo pasquale con i<br />

suggestivi Archi di Pasqua, spettacolari<br />

costruzioni effimere, realizzate fin dal ‘700 su<br />

una struttura di ferule di agave, che danno vita<br />

ad archi, portali e chiese alti oltre dieci metri,<br />

delimitando l’area sacrale nella quale avviene<br />

l’incontro tra il Cristo risorto e la Madonna. Gli<br />

archi vengono abbelliti con numerosi frutti<br />

della terra, come semi, grano, pane, fiori,<br />

arance, datteri, superbamente decorati, in un<br />

connubio di sacro e profano che rimanda alle<br />

festività pagane della primavera, alla sacralità<br />

della vita, al rinnovarsi delle stagioni. Così<br />

all’ombra delle due confraternite paesane, i<br />

“Madunnara” e i “Signurara”, si rinnova ogni<br />

anno, dalla Domenica delle Palme al primo<br />

maggio, un crogiolo di arte e sacralità che si<br />

riflette nei rilievi di pasta cotta, nei capitelli di<br />

pane, negli addobbi realizzati con i mosaici di<br />

semi, incantando i numerosi visitatori che ogni<br />

anno si riversano da tutta la Sicilia, e non solo,<br />

in questo minuscolo paese dell’agrigentino.<br />

Gli archi di Pasqua<br />

di San Biagio Platani in notturna

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