Un week-end “elettrizzante” La magica gita nell’agrigentino del 15-17 aprile, sotto la sapiente guida di Mister Five, alla scoperta di cattedrali sotterranee, bianche scogliere, giardini sacri, castelli e …ricotta U n raduno organizzato dallo strepitoso Mister Five, al secolo Angelo Cinque, non poteva che essere “elettrizzante”, riguardo all’organizzazione, alle chicche da scoprire, ai sapori da gustare, alle magiche esplorazioni da attuare. Non poteva… E così è stato. Naturalmente, logicamente, ovviamente. A metà aprile ci siamo diretti nella provincia di Agrigento per seguire il succoso programma realizzato per noi proprio da Angelo, ben consapevoli che avremmo visto mete quasi inesplorate anche dagli agrigentini. Proprio per questo motivo i partecipanti erano numerosi e nel corso del raduno che ci ha visto percorrere le strade di San Biagio Platani, Realmonte, Siciliana, Porto Empedocle ed Agrigento, la nostra carovana si è andata allungando sempre di più, ma sempre con la massima correttezza e puntualità da parte di tutti, fatto questo che ha permesso di mantenere gli impegni presi con le guide delle varie località e i custodi dei vari monumenti, rispettando scrupolosamente la tabella di marcia prevista, cosa semplice quando si è anche in dieci camper, certamente più complicata quando il numero aumenta. Il punto di riunione era previsto, nel pomeriggio di venerdì 15 aprile, presso il campo sportivo di San Biagio Platani, cittadina addobbata nel periodo pasquale con i suggestivi Archi di Pasqua, spettacolari costruzioni effimere, realizzate fin dal ‘700 su una struttura di ferule di agave, che danno vita ad archi, portali e chiese alti oltre dieci metri, delimitando l’area sacrale nella quale avviene l’incontro tra il Cristo risorto e la Madonna. Gli archi vengono abbelliti con numerosi frutti della terra, come semi, grano, pane, fiori, arance, datteri, superbamente decorati, in un connubio di sacro e profano che rimanda alle festività pagane della primavera, alla sacralità della vita, al rinnovarsi delle stagioni. Così all’ombra delle due confraternite paesane, i “Madunnara” e i “Signurara”, si rinnova ogni anno, dalla Domenica delle Palme al primo maggio, un crogiolo di arte e sacralità che si riflette nei rilievi di pasta cotta, nei capitelli di pane, negli addobbi realizzati con i mosaici di semi, incantando i numerosi visitatori che ogni anno si riversano da tutta la Sicilia, e non solo, in questo minuscolo paese dell’agrigentino. Gli archi di Pasqua di San Biagio Platani in notturna
Due immagini dei nostri soci all’interno delle miniere di Realmonte