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Numero 76/77 - Anno XIII, Maggio-Agosto 2005 - Club Plein Air BdS

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Si ripercorre a ritroso il tragitto, immergendosi<br />

nuovamente nell’incanto di una<br />

natura così straordinariamente affascinante.<br />

Verso Nordkapp<br />

Lasciate così la magia delle Lofoten, il<br />

viaggio riprende lungo la E10 e poi la E6 verso<br />

nord. Vale la pena fare un passo indietro e<br />

visitare Narvik, punto nevralgico nell’attacco<br />

della Germania nazista alla Norvegia durante<br />

la seconda guerra mondiale. Distrutta quasi<br />

completamente in quegli anni, oggi è una<br />

tranquilla città, importantissimo porto mai<br />

ghiacciato a causa della Corrente del Golfo,<br />

punto di arrivo della ferrovia che porta il ferro<br />

da Kiruna, in Svezia, quando l’inverno blocca<br />

completamente i porti svedesi.<br />

In città è interessante visitare il Krigsminnemuseet,<br />

il museo della Croce Rossa<br />

che illustra le vicende della battaglia di Narvik,<br />

quando nel 1940 la città e il suo porto<br />

furono teatro di devastanti bombardamenti<br />

aerei e di asprissimi combattimenti in terra e<br />

in mare, prima di essere costretta alla resa e<br />

occupata dalle truppe naziste per cinque lunghi<br />

anni.<br />

Deviando dalla E6, la E8 porta a<br />

Tromsø, il più importante centro abitato<br />

dell’estremo nord, situato in un incantevole<br />

ambiente naturale, di fronte al fiordo e circondato<br />

da colline boscose. E’ una città vivace,<br />

punto di partenza per le esplorazioni<br />

dell’Artico; è anche sede della Università più<br />

settentrionale al mondo.<br />

Il centro storico è costruito su<br />

un’isola che un ponte unisce alla parte moderna<br />

sulla terraferma. La via principale è<br />

l’animata Storgata, fiancheggiata da colorate<br />

case in legno del diciannovesimo secolo,<br />

pregevoli per la fantasia e l’armonia delle facciate.<br />

Anche in legno la cattedrale protestante,<br />

la Domkirke e la semplice e luminosa<br />

Chiesa Cattolica con l’annesso Arcivescovado,<br />

sulla cui facciata una targa ricorda la visita<br />

di Giovanni Paolo II nel 1989. Accanto alla<br />

cattedrale protestante si trova lo Stengarden,<br />

oggi sede di una banca, che fu il quartier generale<br />

della Gestapo. Gli abitanti raccontano<br />

degli arrestati che si lanciavano dalle finestre<br />

per sfuggire agli interrogatori.<br />

Fronteggia il porto il monumento a<br />

Roald Amundsen che da Tromsø partì per<br />

cercare Umberto Nobile disperso con il dirigibile<br />

“Italia” e che in quella occasione trovò<br />

la morte. Nella parte moderna il monumento<br />

più interessante è la Tromsdalen kirke, la Cattedrale<br />

Artica, la grande chiesa bianca che<br />

con le sue guglie fa pensare ad una montagna<br />

di ghiaccio e che dall’alto di una collina domina<br />

la città. L’interno è molto semplice, in<br />

legno chiaro di quercia, ed ha sullo sfondo un<br />

pannello triangolare alto 23 metri rappresentante<br />

il ritorno glorioso del Cristo, una grande<br />

vetrata costituita da pezzi di vetro vivacemente<br />

colorati che danno all’insieme una<br />

grande luminosità. Quando la sera la cattedrale<br />

è illuminata, da ogni parte della città si può<br />

ammirare la suggestione della luce riflessa dai<br />

cristalli colorati.<br />

Superata Tromsø, la E6 entra nel<br />

Finmark, la regione più settentrionale della<br />

Norvegia. Lungo la strada si incontrano i tipici<br />

chioschi dove si vendono manufatti dei<br />

Sami, l’antico popolo che abitò il nord della<br />

Norvegia già diecimila anni fa e che oggi rivendica<br />

il diritto alla propria identità e alla<br />

salvaguardia della propria cultura.<br />

Si giunge ad Alta, una piacevole città<br />

attraversata dall’Altaelva, il fiume famoso perché<br />

ricco di salmoni, oggetto di una controversia<br />

ancora oggi vivace perché sbarrato da<br />

una diga negli anni sessanta. La lunga protesta<br />

dei Sami contro lo sfruttamento del fiume<br />

fu però la premessa per il riconoscimento dei<br />

loro diritti da parte delle autorità norvegesi e<br />

ulteriore stimolo per la salvaguardia del patrimonio<br />

naturale.<br />

Ad Alta si può visitare l’interessantissimo<br />

museo delle incisioni rupestri dichiarate<br />

dall’Unesco patrimonio dell’Umanità:<br />

lungo i sei chilometri del percorso su passe-

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