visita del giardino di Kolymbetra, situato in un vallone scavato nell’arenaria a ridosso del tempio di Castore e Polluce, recentemente risistemato dal FAI dopo che lo stesso era diventato con il passare degli anni un ricettacolo di immondizie. Foto di gruppo davanti al tempio di Castore e Polluce ad Agrigento. Sotto il famoso telamone sdriaiato A farci da guida è stata Antonietta, un vulcano di conoscenze, di amore per la natura e di simpatia, che ha incantato tutto il gruppo con la sua gentilezza e disponibilità; grazie a lei abbiamo saputo che il giardino di Kolymbetra ha origine antichissime, dato che con ogni probabilità è da ricollegare a “Colimbetra”, il vivaio di pesci, nonché la piscina sacra che veniva usata per le abluzioni rituali attorno al V secolo a.C. dai greci, prima di recarsi ai vicini templi. Questa sorta di canyon veniva alimentato da vari ipogei che racchiudevano acque sotterranee e, dopo che cadde in disuso come piscina sacra, venne riconvertito in epoca araba in orto e agrumeto, funzione che ha ripreso perfettamente ai nostri giorni, al punto che penetrandovi sembra quasi di entrare in una sorta di giardino dell’Eden, in cui la macchia mediterranea si alterna ad aranceti di varie specie, a fichidindia, a carrubi, a limoni e così via, mentre la zagara profuma l’ambiente circostante e i templi fanno capolino tra la vegetazione, quasi come in una visione onirica. I partecipanti si sono sentiti in piena simbiosi con la natura, mentre passeggiavano per i viottoli del giardino, ammirando alcune grotte usate quasi duemila anni fa come chiesette paleocristiane, osservando con interesse le varie specie vegetali, ma anche assaggiando le diverse qualità di arance gentilmente offerte da Antonella e qui, tra un morso e l’altro, qualche cavalletta ha fatto la sua ricomparsa. Dopo il pranzo domenicale ci attendeva l’esplorazione di due delle chiese più belle del centro di Agrigento; infatti a bordo di qualche camper e della auto della famiglia Cinque, alla quale va un grazie particolare per l’appoggio e la disponibilità dimostrati ampiamente anche da Adriana e da Claudia, ci siamo diretti nei vicoletti del centro storico, fermandoci a visitare la particolarissima chiesa di Santa Maria dei Greci, che fino a qualche tempo fa si riteneva la più antica della città. Invece, grazie a scavi recenti si è potuto appurare che il luogo in cui sorge è stato dedicato fin dal V secolo a.C. ad attività religiose: infatti nelle fondamenta della chiesa, perfettamente visibili grazie ad un pavimento in vetro montato allo scopo, si susseguono un grandioso tempio greco, dedicato ad Atena, e al centro di quest’ultimo la prima cattedrale di Agrigento, una piccola chiesetta paleocristiana dedicata forse a San Gerlando, vescovo della città attorno all’anno Mille. I presenti sono anche riusciti a scendere materialmente nelle fondamenta della costruzione e ad ammirare a pochi centimetri di distanza le bellissime colonne doriche del tempio di Atena.
Due immagini del Giardino della Kolymbetra, accanto la valle dei Templi di Agrigento. Qui domenica 17 aprile è avvenuta l’associazione del nostro <strong>Club</strong> al FAI, Fondo per l’Ambiente Italiano, la principale fondazione italiana no profit per la tutela, la salvaguardia e la cura del patrimonio artistico e naturalistico del nostro Paese. In basso, la mascotte del gruppo, Enrico Agnello, con la maglietta donata dalla simpaticissima Antonietta, la nostra guida al giardino.