26.01.2015 Views

Numero 76/77 - Anno XIII, Maggio-Agosto 2005 - Club Plein Air BdS

Numero 76/77 - Anno XIII, Maggio-Agosto 2005 - Club Plein Air BdS

Numero 76/77 - Anno XIII, Maggio-Agosto 2005 - Club Plein Air BdS

SHOW MORE
SHOW LESS
  • No tags were found...

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Nel caso di morso di un serpente, a<br />

meno che non vi troviate di fronte ad una<br />

specie nota di serpente non velenoso,<br />

considerate tutti i serpenti come se fossero<br />

velenosi. Un morso evidente sulla cute è<br />

l'unico segno rilevabile e potrebbe essere<br />

semplicemente una variazione di colore<br />

della cute nel punto colpito. Il dolore e il<br />

gonfiore nell'area del morso potrebbero<br />

svilupparsi lentamente impiegando da trenta<br />

minuti a diverse ore. Il malcapitato potrebbe<br />

avere le seguenti reazioni: polso rapido e<br />

respirazione faticosa; stato di debolezza<br />

generale che tende ad accentuarsi; problemi<br />

visivi (vista debole e sfuocata); nausea o<br />

vomito e convulsioni; sonnolenza e perdita<br />

di coscienza.<br />

Forme di vita marina<br />

Le forme di vita marina velenose in<br />

grado di produrre delle lesioni da puntura<br />

comprendono la medusa, il mollusco<br />

urticante, la fisalia, il corallo, l'anemone<br />

marino, l'idra femmina, lo scorfano e la<br />

razza. Nella maggior parte dei casi, la<br />

puntura dà luogo all'insorgenza di dolore<br />

localizzato e poche complicanze, tuttavia<br />

alcuni pazienti possono mostrare reazioni<br />

allergiche e sviluppare uno shock<br />

anafilattico. Si verificano ferite perforanti<br />

qualora un soggetto calpesti un riccio di<br />

mare, un gatto spinoso o afferri altre specie<br />

marine dotate di aculei.<br />

Attenzione al morso dei serpenti:<br />

anche un bellissimo bosco potrebbe<br />

nasconderne uno in agguato<br />

Dobbiamo subito contattare il<br />

medico più vicino, recarci da un farmacista<br />

o telefonare al servizio 118, ed in attesa<br />

dell’intervento dobbiamo mantenere calmo<br />

il paziente, conservarne il calore corporeo,<br />

localizzare i segni dei denti dell’animale e<br />

pulire la zona con acqua e sapone e togliere<br />

ogni elemento di costrizione nell'estremità<br />

morsa; inoltre, tenere immobilizzata<br />

l'estremità colpita: l'applicazione di una<br />

stecca può essere di aiuto.<br />

Chi ama il mare va spesso incontro<br />

a “incontri ravvicinati” con meduse<br />

o a punture di spine di ricci<br />

Benché corrisponda al vero che<br />

immergendo la ferita in acqua calda per<br />

trenta minuti l'azione del veleno si riduce,<br />

bisogna provvedere all'immediato trasporto<br />

in ospedale in quanto il paziente può aver<br />

bisogno di un'iniezione antitetanica e le<br />

ferite trattate da un medico. E ricordate:<br />

anche in questi casi, il paziente potrebbe<br />

reagire al veleno sviluppando uno shock<br />

anafilattico che potrebbe diventare<br />

potenzialmente letale.<br />

Gabriele Gigli<br />

(da “L’Angolo” – maggio-giugno <strong>2005</strong>)

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!