26.01.2015 Views

Numero 76/77 - Anno XIII, Maggio-Agosto 2005 - Club Plein Air BdS

Numero 76/77 - Anno XIII, Maggio-Agosto 2005 - Club Plein Air BdS

Numero 76/77 - Anno XIII, Maggio-Agosto 2005 - Club Plein Air BdS

SHOW MORE
SHOW LESS
  • No tags were found...

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

mande che ci si pone davanti alla scrittura del<br />

disco, uno dei grandi enigmi dell’archeologia.<br />

Dal 3 Luglio 1908, data della sua scoperta,<br />

nella stanza numero otto del palazzo di Festo,<br />

databile al 1700 circa avanti Cristo, il mistero<br />

che racchiude continua ad appassionare gli<br />

archeologi di tutto il mondo. Contiene uno<br />

scritto alfabetico, sillabico o ideografico<br />

Il disco è stato realizzato in argilla di<br />

colore giallo, ha un diametro irregolare che<br />

va da 158 a 165 millimetri e riporta incisi a<br />

spirale sulle sue due facce dei logotipi simbolici<br />

che sono stati impressi quando l’argilla<br />

era ancora fresca. Quest’unica certezza del<br />

disco di Festo riveste una straordinaria importanza<br />

storica: i popoli che abitavano quelle<br />

zone furono, millenni prima di Gutemberg, gli<br />

inventori della stampa a caratteri mobili. I<br />

simboli univoci sono 45, per un totale di 241<br />

caratteri, impressi sulle due facce del disco.<br />

Sono, la testa, l’ulivo, la vite, il papiro, il tonno,<br />

il delfino, la colomba ecc. Queste a grandi<br />

linee sono le tessere di quel sorprendente e<br />

complicatissimo puzzle che è il disco di Festo.<br />

Chi, armato di conoscenza, pazienza e una<br />

buona dose di fortuna riuscisse a collocare i<br />

simboli ognuno al proprio posto e a dar loro<br />

un significato trovando la chiave di lettura di<br />

quanto ha voluto tramandarci, assurgerebbe<br />

certamente a fama mondiale, ma almeno per<br />

ora questi simboli servono solamente a stimolare<br />

la curiosità e le capacità enigmistiche<br />

di studiosi e semplici lettori.<br />

Come accennavo nelle prime righe,<br />

anche se spesso la scelta di Creta come meta<br />

per le vacanze avviene solamente per il mare<br />

e i suoi paesaggi, vi assicuro, come è successo<br />

al sottoscritto nelle scorse ferie estive, che<br />

è impossibile rimanere insensibili al fascino<br />

che emanano i luoghi sopra descritti.<br />

Ma Creta è anche il trionfo della natura:<br />

con mille chilometri di costa bagnati da<br />

acque trasparenti che ricordano i Caraibi,<br />

l’isola richiama ogni anno una moltitudine di<br />

turisti che cercano il mare, il sole, la tranquillità<br />

e la pace, a diretto contatto con la natura.<br />

Per i camperisti l’isola è un vero paradiso:<br />

oltre ad offrirci le sue bellezze, ci accoglie<br />

come turisti - automobilisti, senza divieti<br />

d’alcun genere, senza barre limitatrici in<br />

altezza, con possibilità di parcheggiare ovunque<br />

il nostro mezzo a pochi metri da spiagge<br />

da sogno con assenza o quasi di microcriminalità.<br />

E’ quindi una vera pacchia.<br />

Ma torniamo alle bellezze naturali.<br />

Chi non ha visto Loutrò, decantato a modello<br />

di sublime paesaggio sino ad una decina<br />

d’anni fa, non conosce il vero mare di Creta.<br />

E' uno stupendo villaggio di pescatori arroccato<br />

su di un promontorio ai piedi d’alte<br />

montagne. La magia di questo villaggio (dovuta<br />

anche al suo isolamento, dato che si arriva<br />

solamente dal mare) sorprende il turista<br />

non appena il battello lo scarica sulla spiaggia.<br />

La pace del tramonto e della sera è un<br />

qualcosa che va vissuto in prima persona.<br />

Un’altra spiaggia da sogno è quella<br />

nella zona sud-est dell’isola. E’ una baia che<br />

assomiglia ad una laguna, con chilometriche<br />

spiagge di sabbia rosa (composta di sabbia<br />

bianchissima e da corallo rosso), piccoli promontori<br />

e l’acqua del mare che risplende in<br />

tutte le sue sfumature, dal verde al blu.<br />

Se non fosse per il bianco Monastero<br />

di Chrissoskalitissa, nelle sue vicinanze, Elafonissi<br />

potrebbe essere scambiato con uno<br />

dei tanti paradisi tropicali. Da notare che ho<br />

sostato con il camper a circa 10 metri dal<br />

mare per due giorni senza problemi. Lo spet-

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!