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Numero 76/77 - Anno XIII, Maggio-Agosto 2005 - Club Plein Air BdS

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Del mare c’è poco da dire che già<br />

non si sappia: litorali come quello fra Pula e<br />

Sant’Antioco, a ovest di Cagliari, o come<br />

quello di Villasimius, sul Tirreno, o ancora<br />

come quello, sempre sul Tirreno ma più a<br />

nord, di Cala Gonone e Cala Luna, a ridosso<br />

della Costa Smeralda, sono i paesaggi mito<br />

della Sardegna marina, con le calette di<br />

spiaggia dorata e acqua turchina.<br />

La spiaggia di Cala Luna<br />

Ma splendido è anche l’interno, come<br />

la zona boschiva del Supramonte, attorno a<br />

Orgosolo, o come la Giara di Gesturi, a poche<br />

decine di chilometri a nord di Cagliari, ben<br />

poco nota al grande pubblico; si tratta di un<br />

altopiano che conserva una lussureggiante<br />

macchia mediterranea, in cui si sviluppano<br />

sughereti contorti dalla forza del vento che si<br />

alternano a magnifici stagni che in primavera<br />

si ricoprono completamente di fiori di<br />

camomilla, di grande effetto scenografico.<br />

Qui si può passeggiare nei vari sentieri, nel<br />

silenzio interrotto soltanto dal vento, fra buoi<br />

al pascolo, maialini selvatici e cavallini, che<br />

vivono liberi solo in quest’area protetta.<br />

sottosuolo sardo, dove sono di grande<br />

interesse naturalistico anche alcune grotte<br />

con concrezioni calcaree che hanno creato<br />

nei millenno milioni di stalattiti e stalagmiti,<br />

come quelle di Is Zuddas, fra Pula e Santadi,<br />

o come quella del Bue Marino, vicino Cala<br />

Gonone, che prende il nome dal fatto che qui<br />

viveva fino a poco tempo fa la foca monaca,<br />

meglio nota ai sardi proprio col nome di bue<br />

marino.<br />

Memorie storico-archeologiche<br />

Come la Sicilia conserva ampie<br />

testimonianze della dominazione greca e poi<br />

romana (le aree archeologiche di Agrigento,<br />

Segesta, Selinunte, Piazza Armerina, Siracusa,<br />

ecc.), così il territorio sardo è una miniera<br />

inesauribile per quanto riguarda siti nuragici,<br />

prenuragici e punico-fenici.<br />

Un bellissimo esempio di archeologia<br />

preistorica è la Necropoli di Montessu,<br />

nell’estremo sud-ovest della Sardegna fra Pula<br />

e l’isola di Sant’Antico, con tombe scavate<br />

nella roccia risalenti all’età del bronzo<br />

(attorno al 3.000 a.C.), che prendono il nome<br />

di “domus de janas” (questo, per esempio, è<br />

un termine sardo), immerse in una<br />

lussureggiante vegetazione, con alcune<br />

decorazioni collegate con il culto della dea<br />

Madre. Un altro esempio è... proprio il paese<br />

di Sant’Antioco, di fatto costruito tutto sulle<br />

tombe dell’antico insediamento fenicio. Altri<br />

siti archeologici di particolare importanza<br />

sono quelli - sempre fenici - di Nora, con il<br />

complementare museo archeologico della<br />

vicina Pula, e quelli di Tharros, a pochi<br />

chilometri da Oristano.<br />

Le grotte di Is Zuddas<br />

Un’ultima annotazione merita il<br />

L’area archeologica di Tharros

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