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Numero 76/77 - Anno XIII, Maggio-Agosto 2005 - Club Plein Air BdS

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attraverso i quali la strada si snoda tortuosa<br />

seguendo nel suo saliscendi le curve del terreno,<br />

tra specchi d’acqua immobile su cui si<br />

riflettono gli alberi e le piccole case costruite<br />

sulle rive.<br />

A Heddal si trova la “cattedrale” delle<br />

chiese in legno norvegesi, la duecentesca<br />

stavkirke dai bei portali intagliati che si erge<br />

imponente e solitaria nella campagna circostante.<br />

La provinciale 124 si inerpica quindi<br />

tra i boschi nella valle del Tuddal in uno scenario<br />

di selvaggia bellezza, tra nevi perenni<br />

sulle cime più alte, quasi a portata di mano.<br />

Alla sommità, circa 1850 metri, non ci sono<br />

più alberi, ma una spettacolare ed imprevista<br />

distesa desolata e selvaggia con rocce ricoperte<br />

di muschio e una bassa e fitta vegetazione<br />

di licheni. Tra le folate di nebbia, la neve<br />

appare ancora intatta ai bordi della strada.<br />

La statale 40 segue la valle del Numedal,<br />

dove si trovano le più belle chiese in<br />

legno della Norvegia. Superata Geilo, la statale<br />

50 porta ad Aurland, un piccolo borgo<br />

all’estremità del suo bellissimo fiordo. E’ una<br />

strada splendida, il cui percorso si snoda tra<br />

panorami multiformi: gradualmente i pini silvestri<br />

e le betulle si diradano e prevale la tundra<br />

aspra e solitaria, dove la bassa vegetazione<br />

tra le rocce assume le più calde e varie<br />

gradazioni del verde e del marrone. La neve<br />

che si scioglie forma innumerevoli laghetti e<br />

fiumiciattoli vorticosi, attraverso mille rivoli e<br />

cascatelle spumeggianti.<br />

Improvviso appare dall’alto lo stupendo<br />

fiordo di Aurland, uno specchio verde<br />

smeraldo incuneato tra alte e ripide montagne.<br />

A pochi chilometri da Aurland, a Flåm,<br />

un trenino compie un ardito percorso fino a<br />

Myrdal, superando un dislivello di quasi 900<br />

metri in soli 6 chilometri, tra dirupi e cascate<br />

in un scenario di selvaggia bellezza. Dal treno<br />

si può ammirare dall’alto la valle del Flåm, la<br />

seicentesca chiesa del piccolo centro, i tornanti<br />

dell’antica carrozzabile. Proprio a ridosso<br />

della bella cascata di Kjofossen il treno effettua<br />

una fermata. Una giovane figura femminile<br />

appare improvvisamente tra le rocce e<br />

danza ai bordi dell’acqua spumeggiante al<br />

suono di una dolce melodia, ammaliante sirena<br />

che con il suo canto invita gli uomini a seguirla<br />

nelle viscere della montagna. Da Flåm a<br />

Bergen il paesaggio è sereno e ridente. La<br />

E16 costeggia il Sorfjorden le cui acque tranquille<br />

lambiscono le rive boscose. Una serie<br />

di lunghe gallerie, quasi sempre strette e poco<br />

illuminate, ne caratterizza l’ultimo tratto<br />

fino a Bergen.<br />

Bergen, l’antica capitale della Norvegia,<br />

è oggi una piacevolissima e moderna città<br />

che ha il suo centro nel Bryggen, il lungomare<br />

sul porto di Vågen, dove si affacciano i<br />

magazzini e le abitazioni in legno colorato che<br />

appartennero ai mercanti tedeschi della Lega<br />

Anseatica. Nel quattordicesimo secolo questi<br />

si stabilirono a Bergen e con i loro commerci<br />

in tutto il Baltico diedero alla città un periodo<br />

di grande splendore e benessere. In alcuni<br />

degli antichi locali, più volte riedificati dopo i<br />

frequenti incendi, è ricavato il museo della<br />

Lega, dove sono ricostruiti i locali adibiti alla<br />

lavorazione del pesce e gli alloggi del mercante,<br />

dei suoi collaboratori e dei giovani apprendisti.<br />

Di questi il museo illustra dettagliatamente<br />

la durezza della vita, lo sfruttamento<br />

e la dura disciplina. Colpisce il contrasto stridente<br />

tra i loro poveri ambienti e l’eleganza<br />

dell’alloggio del mercante. Nella stanza del<br />

sovrintendente fa bella mostra di sé una lunga<br />

frusta. A ridosso del Brygge, la Torget è<br />

animata dal grande mercato del pesce e dalle<br />

bancarelle piene di prodotti tipici e frutta. Vicino<br />

al centro, la funicolare porta sulla cima<br />

del Floyen, a 300 metri di altezza, da dove si

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