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Numero 76/77 - Anno XIII, Maggio-Agosto 2005 - Club Plein Air BdS

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velato ha continuato a perseguitarci, annullando<br />

i contorni tra cielo e acqua.<br />

L’oasi di Vendicari<br />

Dopo il pranzo la carovana di camper<br />

ha, quindi, raggiunto il vicino borgo marinaro<br />

di Marzamemi, disteso scenograficamente tra<br />

il porticciolo ricolmo di barche, la lunghissima<br />

spiaggia candida e le casette colorate che<br />

le fanno da cornice, tra cui spicca quella dalla<br />

facciata in rosso pompeiano che è stata abitata<br />

da Vitaliano Brancati, e che è stata costruita<br />

su una minuscola isoletta che durante l’alta<br />

marea resta isolata, nonostante si trovi a pochi<br />

metri dalla riva. Sulla piazza principale del<br />

borgo si innalza un complesso gentilizio del<br />

‘700, composto dal palazzo nobiliare e dalla<br />

chiesa adiacente, attorno a cui si è sviluppata<br />

la tonnara e il piccolo borgo, e lungo il corso<br />

principale vi è anche un negozio di specialità<br />

locali, al cui interno le cavallette di turno si<br />

sono date agli acquisti, tra bottarga di tonno,<br />

conserve a base di pomodorini di Pachino,<br />

tonno, sgombri, alici, ecc. E poi, a proposito<br />

di cibo, le stesse cavallette si sono riunite<br />

presso la vicina pizzeria “l’Ancora”, dove si è<br />

dato il via al rito collettivo di pizza e patatine.<br />

Chi aveva ancora spazio nella pancia ha ingurgitato<br />

anche il gelato e poi il gruppo si è<br />

diviso, tra coloro che hanno preferito le delizie<br />

della mansarda e coloro che, invece, si<br />

sono recati in piazza per assistere ad uno<br />

spettacolo. Ma per tutti la notte è stata cullata<br />

dal vicino sciabordio delle onde, che ha assicurato<br />

sonni sereni e rilassanti.<br />

Il mattino del 4 giugno ci si è mossi<br />

di buon mattino per raggiungere la Valle<br />

dell’Anapo e Pantalica, situata su uno sperone<br />

roccioso a guardia della omonima valle che si<br />

incunea fra i Monti Iblei e che costituisce uno<br />

dei più importanti siti preistorici in Sicilia,<br />

grazie al notevole interesse archeologico dato<br />

dalle 5.000 tombe a grotticella presenti<br />

nell’area e risalenti al <strong>XIII</strong>-VIII secolo a.C.; nel<br />

loro insieme queste tombe costituiscono la<br />

più grande necropoli rupestre d’Europa, ma<br />

non è da trascurare nemmeno il rilevante valore<br />

naturalistico del paesaggio che incornicia<br />

la necropoli, grazie ad una densa vegetazione,<br />

allo scorrere del fiume Anapo e agli scorci<br />

panoramici sugli Iblei, intervallati dalle visioni<br />

della necropoli che si susseguono lungo il<br />

percorso.<br />

Pantalica e la Valle dell’Anapo<br />

La visita di quest’oasi naturalistica e<br />

archeologica si è svolta sotto la guida di Melanie,<br />

che ci ha aiutato a guadare fiumi e ad<br />

arrampicarci tra i massi, lungo i passaggi più<br />

difficili delle nostre esplorazioni, contribuendo<br />

a farci sentire tutti come dei novelli Indiana<br />

Jones, al cospetto di un paradiso naturalistico<br />

per fortuna non ancora perduto. Così<br />

sotto i nostri occhi meravigliati si sono succeduti,<br />

dall’ingresso della Riserva Naturale dal<br />

lato di Sortino, gallerie buie, il tracciato della<br />

vecchia ferrovia Siracusa-Vizzini, scorci<br />

sull’ampia valle dell’Anapo, incorniciata da<br />

platani, pioppi, salici e coloratissimi oleandri,

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