Numero 76/77 - Anno XIII, Maggio-Agosto 2005 - Club Plein Air BdS

News, notizie in breve
Il motorhome Una barca da un milione di dollari
Il trito paragone ("sembra una nave") che si fa sempre per i grandi motorhome ha finalmente
un senso: lo spettacolare Terra Wind prodotto dalla Cami di Bluffton, in South Carolina, "è"
una nave. Nel senso che oltre a viaggiare su strada come tutti i suoi gemelli, riesce a navigare in
acque calme come se nulla fosse.
Un prodigio della tecnica che si paga:
su strada, o in acqua (a voi la scelta), il Terra
Wind costa 850 mila dollari, ma una versione
full optional arriva a 1,2 milioni. Uno sproposito,
anche se le sue caratteristiche sono
davvero uniche e se l'azienda americana non
riesce a stare dietro alla domanda. Cominciano
da un dato apparentemente banale, ma
importante per le barche: la lunghezza.
Il Terra Wind misura la bellezza di 14
metri, il che se in acqua è solo un dettaglio e
dà il senso della classe di appartenenza, su Due immagini del “mostro”
asfalto significa dover manovrare un vero
camion. Che pesa 14 tonnellate. Il motore è
un Caterpillar turbodiesel di 7200 cc da 330
Cv (a 2400 giri minuto) e la propulsione, ruote
a parte, è assicurata da un paio di grosse
eliche che spuntano dalla coda. Ovviamente i
miracoli non esistono e con questa stazza il
Terra Wind per galleggiare ha bisogno di due
enormi gommoni laterali, che si gonfiano in
pochi minuti prima dell'immersione.
Questa deve avvenire ovviamente senza tuffi (pena trovarsi alla cloche di un sottomarino)
ma attraverso rampe di accesso non troppo inclinate. In compenso si può navigare ovunque e nel
più totale lusso. Le finiture prevedono marmi pregiati (anche per la doccia), legni rari e pelli di ogni
tipo. Il letto è un Queen-size, mentre lo stereo è composto da sei differenti Hi-fi, con una Tv al plasma
da 42 pollici e una più piccola per il pilota. Cucina a sei fuochi e vetrate panoramiche completano
poi "l'abitacolo", ma la cosa più spettacolare è l'ingresso posteriore, che in navigazione si può
aprire completamente, trasformando il motorhome in un vero yacht di lusso.
Perché il turismo non decolla al sud
La dimensione del turismo nel meridione è di molto inferiore alle potenzialità: a spingere
per un rilancio del settore turistico nelle regioni del sud è il vice presidente di Confindustria, con
delega al Mezzogiorno, il palermitano Ettore Artioli. Citando il rapporto di Confindustria “Turismo e
Mezzogiorno”, Artioli ha sottolineato come all'origine della crisi del turismo italiano ci sono, oltre
agli attuali problemi congiunturali, anche specifici problemi strutturali. Per il Sud, in particolare, Artioli
identifica come ''specifiche criticità” le difficoltà di accedere ai servizi: ricezione, trasporti, informazioni;
la scarsità quantitativa e qualitativa dell'offerta; il cattivo rapporto tra qualità e prezzi; la
mancanza di un'offerta adeguata alle aspettative e al target dei potenziali visitatori; modelli di consumo
simili a quelli del centro-nord, impraticabili e poco attrattivi nel sud e una scarsa propensione
all'associazionismo, alla cooperazione di filiera e di distretto.