ypsilontellers-ebookcollection

Il Pacifico quando la mattina apriva gli occhi,non andava in bagno a lavarsi la faccia, ma si tuffavadirettamente nel lago dalla sua camera, che così facevaprima.Da quella finestra affacciata sull’acqua scura esul mondo insieme faceva un carpiato, accompagnatoin questo gesto quotidiano o quasi, daquell’idea, quella voglia, di vedere, di fare, di scapparelontano.Il suo lago, come lo chiamava lui, era il lago diComo, e Nesso il suo paese.Pacifico non era il suo nome, ma un soprannome:nei paesi del lago tutti hanno un soprannome.Mi viene in mente il Pietro, in dialetto Peder,uno che al bar sapeva tutto lui, che si parlasse di fisicaquantistica o del centravanti dell’Inter, lui lasapeva sempre più lunga degli altri, e allora era pertutti semplicemente enciclopeder, che ci siamo dettitutto.O il cagna - un tipo dal carattere piuttosto forte-, scintilla - l’elettrauto del paese -, l’aborigeno – chedi certo non era nato sul lago, ma un po’ più in giù-, poi per le donne, che si chiamavano tutte o quasiMaria, c’erano le sottospecie, tipo Maria pestuggia -prima di parlare usava preventivamente le mani