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fanno inciampare. Riccardo vuole legalizzare la separazione;ho trovato un lavoro ma, non avendo unamacchina, l’ho anche perso; mi sono rimasti solomille euro su cui contare: la buona sorte non è notaper la sua invadenza.Secondo Claudio è tutto nella norma: “La tua èuna vita in ritardo. D’ora in poi ti chiamerò Bianconiglio”,ironizza.“E tu sei il mio grillo parlante,” gli dico mentre lostringo forte a me.È bello stare ad aspettare con lui i momenti chenon ho ancora vissuto, è bello scorgerli con i suoiocchi, è bello trovare qualcosa di bello in un loop diincertezza.“A volte mi chiedo se io sia incosciente o piuttostostupida,” gli bisbiglio tra un sospiro e l’altro.“Perché dici questo, Anna?”“Perché penso che arrecare danni senza trarnevantaggi sia da stupidi. Anche se in verità la mia incoscienza/stupiditàmi ha regalato te...” gli dicomentre avvicino le mie labbra alle sue.“Se trovi già un vantaggio allora non sei stupida.Ma se ti può consolare, per alcuni studiosi la stupiditàha una funzione evolutiva, perché talvolta, spingendocia compiere atti avventati, ci consente di misurarcicon delle situazioni che normalmenteavremmo evitato, fino a portarci alla genialità.”“Quindi mi stai confermando che sono stupida?”“Hai gli occhi troppo curiosi per esserlo, fidati...”