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12Ala di Stura, 16 giugno 1945Caro Diario,la guerra è finita, ma il mio isolamento no. Laguerra è finita, ma i dolori si fanno ancora sentire.Mi è arrivata una lettera del dottor Martini. Nonsi legge la data della spedizione, ma gli argomentinon lasciano spazio a troppi dubbi. Nella breve paginettascritta si scusa della lunga assenza, mi comunicache tornerà presto e chiede come procede la gravidanza,suggerendomi di rimanere il più possibile incasa, perché manca poco al parto. Il dottor Martininon sa che la bambina è nata morta. Del resto comeavrebbe potuto saperlo? Le poste sono di nuovo ferme,e non sapevo a chi indirizzare una lettera peravere o dare notizie al dottor Martini. Fatico a riprendermie solo la piccola Isotta mi dà la forza dialzarmi dal letto, almeno per qualche ora.Ma sai, Diario, che ti avevo promesso di scrivertisolo per degli avvenimenti, e allora ecco che ne è capitatouno, oltre alla lettera del dottor Martini ovviamente.Poco dopo la Liberazione mi sono affacciata allafinestra che dà sul terrazzo dell’albergo, di questi