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qualità e certificazione nella filiera del legno la catena ... - Innovazione

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PARTE SECONDAre innanzitutto da una definizione, che ne dia il significato e i concetti fondanti:La Catena di Custodia è un insieme documentato di regole e pratiche operative che l'organizzazione ha definito,al fine di gestire in maniera ordinata tutte le attività che hanno diretta influenza sul<strong>la</strong> composizione <strong>del</strong> prodottofinito , per assicurare che <strong>la</strong> materia prima <strong>legno</strong>sa che viene utilizzata rispetti, re<strong>la</strong>tivamente sia al<strong>la</strong>32sua provenienza che al<strong>la</strong> sua presenza nel prodotto finito, le regole dettate dagli standard di riferimento.In questa definizione alcuni passaggi sono stati volutamente evidenziati. Essi rappresentano gli aspetti più significativi,il cui approfondimento è utile per una migliore comprensione <strong>del</strong>l'argomento.Innanzitutto il sistema deve necessariamente essere documentato. Oltre ad essere questa una pratica intuitivamentecorretta, è anche un esplicito requisito normativo. Entrambi gli schemi di <strong>certificazione</strong> richiedono che leregole che l'azienda definisce per una ordinata esecuzione <strong>del</strong>le attività vengano messe per iscritto. Ciò al fine difacilitarne il controllo, <strong>la</strong> diffusione e <strong>la</strong> comprensione all'interno <strong>del</strong>l'organizzazione. Inoltre un documentoscritto, se ben costruito e correttamente diffuso, è più difficilmente contestabile, anche nel caso di rapporti conterzi. Va precisato, tuttavia, che gli standard prevedono un limite “minimo” (es. un manuale, alcune procedureed alcune registrazioni imprescindibili), ma ogni organizzazione ha <strong>la</strong> facoltà di estendere tale limite a tutti i documentiche ritenga più opportuni, per un efficace controllo dei propri peculiari processi.La Catena di Custodia è una <strong>certificazione</strong> perseguibile da tutte le organizzazioni che acquistano e poi rivendonomateriale certificato. Tra queste due fasi, che si trovano concettualmente agli estremi opposti di ogni “anello”<strong>nel<strong>la</strong></strong> <strong>catena</strong> dal<strong>la</strong> foresta al consumatore finale, possono realizzarsi le attività più varie e complesse (immagazzinamento,<strong>la</strong>vorazione e trasformazione, movimentazione, imbal<strong>la</strong>ggio, assemb<strong>la</strong>ggio, attività presso <strong>la</strong> propriasede o presso terzisti, etc.). E' necessario che ciascuna di queste attività sia tenuta adeguatamente sotto controlloe che quindi sia sempre minimizzato il pericolo di commettere errori, che potrebbero portare al<strong>la</strong> errata etichettatura<strong>del</strong> prodotto finito.Va ricordato come so<strong>la</strong>mente il <strong>legno</strong> sia soggetto alle regole <strong>del</strong><strong>la</strong> Catena di Custodia. La comunicazione legata ai33marchi FSC e PEFC è infatti riferibile so<strong>la</strong>mente ai prodotti di origine forestale (<strong>legno</strong> e fibre di <strong>legno</strong> ), così comeanche il campo di applicazione <strong>del</strong> certificato è limitato so<strong>la</strong>mente a prodotti che contengono materiale <strong>legno</strong>soproveniente da foreste gestite in modo responsabile. Se un prodotto è costituito da più componenti, alcune <strong>del</strong>lequali non <strong>legno</strong>se o comunque di origine non forestale (es. <strong>la</strong> saggina nelle scope, componenti metalliche o p<strong>la</strong>stichedi mobili, etc.), tali componenti non hanno nessuna influenza sul<strong>la</strong> modalità di etichettatura <strong>del</strong> prodotto.I prodotti a marchio FSC o PEFC non hanno tutti <strong>la</strong> medesima etichettatura. Pur riportando sempre il logo <strong>del</strong>loschema di <strong>certificazione</strong>, sono state definite etichette diverse per garantire una corretta informazione in meritoal<strong>la</strong> composizione <strong>del</strong> prodotto. Ogni articolo infatti può essere costituito integralmente (al 100%) da legname provenienteda foreste gestite in modo responsabile, oppure solo parzialmente. Le percentuali devono rispettare valoriminimi predefiniti e il metodo di calcolo è sempre standardizzato.Ogni anello <strong>del</strong><strong>la</strong> <strong>catena</strong> deve garantire al proprio cliente informazioni chiare, complete e corrette, con partico<strong>la</strong>reriguardo al<strong>la</strong> provenienza <strong>del</strong> <strong>legno</strong>. Ogni anello deve, a sua volta, accertarsi in merito a ciò che acquista: seacquista prodotti certificati non è necessario che estenda i controlli oltre al<strong>la</strong> validità <strong>del</strong> certificato di Catena di34Custodia <strong>del</strong> diretto fornitore , mentre se acquista <strong>legno</strong> non certificato, deve essere in grado di escludere daipropri prodotti che saranno venduti col marchio FSC o PEFC, quelle fonti che non siano ritenute accettabili (es. <strong>legno</strong>proveniente da tagli illegali o da piante geneticamente modificate).4.3Certificazione di prodottoDa un punto di vista strettamente normativo, <strong>la</strong> Catena di Custodia è una <strong>certificazione</strong> di prodotto. La <strong>certificazione</strong>di prodotto è una garanzia offerta da un ente esterno ed indipendente rispetto all'organizzazione certificata(ente di <strong>certificazione</strong>) in merito al<strong>la</strong> veridicità di una determinata dichiarazione su un prodotto, e si differenziain modo sostanziale dalle più note e diffuse “certificazioni di sistema” (es. ISO 9001, ISO 14001, etc.).La <strong>certificazione</strong> di prodotto informa il cliente sul fatto che una precisa caratteristica legata al prodotto, è vera egarantita. Si tratta di una forma di comunicazione più diretta, per informare in merito ad una <strong>qualità</strong> misurabile etangibile.323334Per “prodotto finito” si intende l'oggetto di vendita di una organizzazione, indipendentemente dallo stato di “finitura” <strong>del</strong> prodotto stesso.In aggiunta a al <strong>legno</strong> ed ai materiali derivati, come <strong>la</strong> cellulosa, le regole <strong>del</strong><strong>la</strong> Catena di Custodia possono anche essere applicate aiprodotti forestali non <strong>legno</strong>si. Per PEFC ciò sarà possibile so<strong>la</strong>mente a partire dal 2007.Ciascun fornitore certificato, infatti, è sottoposto necessariamente a verifiche e controlli da parte <strong>del</strong> proprio ente di <strong>certificazione</strong>.49

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