qualità e certificazione nella filiera del legno la catena ... - Innovazione

More documents

Recommendations

Info

Figura 5.1- Esempio di uso del logo PEFC per un prodotto che contenga anche una percentualedi materiale riciclatoX%PEFC-01-00-01Al logo, per un uso sul prodotto, è possibile associare alcuni elementi, quali: il codice di registrazione del certificato di gestione forestale o di Catena di Custodia; una dichiarazione appropriata (a seconda del mix di materiali, tabella 5.9); il logo, il nome o il codice alfabetico identificativo dell'ente di certificazione accreditato;52 una descrizione aggiuntiva volontaria se si desidera comunicare informazioni in merito ad altro materiale legnosoimpiegato (ed esempio l'origine della parte di legno vergine non certificata53).Tabella 5.9 - Possibili dichiarazioni PEFC per un uso “sul prodotto”Da foreste gestite inmodo sostenibile.Per informazioni:www.pefc.orgIl prodotto è realizzato unicamentecon materiale proveniente:- direttamente da foreste certificate- o da aziende con certificatodi catena di custodia. Inoltreil materiale è stato gestito,in tutti gli anelli precedentidella catena, solo col metododella separazione fisica.Promuove la gestionesostenibile delleforeste.Per informazioni:www.pefc.orgIl prodotto è realizzato da unaazienda in possesso di un certificatoCoC basato sul metododella percentuale (media ocredito di volume) o comunquedella separazione fisica,ma senza poter garantire tuttii requisiti previsti per la dichiarazione“da foreste gestitein modo sostenibile”.Promuove la gestioneforestale sostenibileed il riciclo.Per informazioni:www.pefc.orgIl prodotto è realizzato anchecon materiale riciclato postconsumo, il cui contenuto è verificatodalla catena di custodiabasata sul metodo della separazionefisica o della percentuale.Claim per il 100%riciclatoIl prodotto è realizzato esclusivamenteimpiegando materialericiclato post consumoNota: per il significato dei metodi di “separazione fisica”, percentuale media” e “credito di volume” si rimanda ai paragrafi6.2.1 e 5.5.Fonte: PEFC-Italia, 2005. Ns. elaborazione.5.5 I processi fondamentaliSi è già sottolineato che per implementare un corretto sistema di gestione è necessario prima di tutto analizzaretutti i processi e le attività che hanno influenza sulla composizione (mix di tipologie) del prodotto finito, nonchésulla corretta comunicazione di questo mix all'acquirente.Ogni “anello” della catena può condurre attività diverse e in modo del tutto peculiare. Soprattutto le attività nonsono mai tutte condotte nello stesso modo o addirittura alcune non sono proprio eseguite. Ad esempio, un brokernon ha un controllo della produzione (inteso come un processo che implica la manipolazione del materiale), poichési limita ad una gestione esclusivamente documentale. Un altro caso è quello in cui un produttore potrebbenon gestire l'etichettatura del prodotto (che ricordiamo è solo una opportunità) perché il cliente non la richiede.5253Esempi di tali dichiarazioni possono essere: “materiale a base di legno certificato in conformità a schemi di certificazione riconosciutidal PEFC”; “altro materiale legnoso vergine compatibile col PEFC”; “altro materiale legnoso vergine”, “100% legno massello”Per il PEFC è auspicabile che le fonti di approvvigionamento del materiale non certificato siano gestite con sistemi certificati in conformitàa norme per la gestione della Qualità (ISO 9001) e Ambientale (ISO 14001 o EMAS).62
PARTE SECONDATenendo presente l'estrema variabilità dei processi aziendali, di seguito si presentano in modo sintetico i principaliprocessi ed i principali requisiti collegati.5.5.1 AcquistiIl primo processo fondamentale di ciascun anello della catena, ad eccezione del primo (foresta), è rappresentatodagli acquisti. Si possono elencare alcune semplici regole pratiche, finalizzate ad assicurare una corretta procedurad'acquisto ai fini della Catena di Custodia: l'azienda deve assicurarsi di acquistare il proprio legno certificato da un fornitore in possesso di un validocertificato. Prima di emettere l'ordine al fornitore, è opportuno essere certi che egli sia già in possesso diun certificato. Il certificato deve essere dello stesso schema di certificazione con il quale si intende etichettareil prodotto finito, non deve essere scaduto e deve comprendere, nel campo di applicazione, anche il5455prodotto che si sta acquistando ; l'azienda deve definire un metodo per monitorare in modo costante ed efficace tutti i propri fornitori,in modo da conoscere in tempo utile ogni possibile variazione significativa che li coinvolga. Un fornitoreinfatti può subire la sospensione o la revoca del certificato prima della sua naturale scadenza. In tutti i casibisogna essere in grado anticipare ogni possibile (e ragionevole) rischio di acquisto di materiale che non possiedai requisiti necessari per poter essere legittimamente considerato certificato ;56 l'azienda deve controllare che il fornitore certificato abbia fornito tutte le informazioni necessarie peridentificare correttamente il materiale certificato. In fase di accettazione, è necessario che l'azienda sappiacon precisione cosa deve controllare per considerare nella maniera corretta il materiale. È importanteche queste informazioni siano sempre verificabili anche a distanza di tempo, almeno per tutto il periodo divalidità del certificato. Se le informazioni sono incomplete o inesatte è opportuno richiedere i chiarimentinecessari prima di declassare il materiale a non certificato; l'azienda deve controllare le fonti di materiale non certificato (analisi del rischio) che sia destinato, incombinazione con legno certificato, alla produzione di prodotti certificati. Quando si acquista materialenon certificato per impiegarlo nella realizzazione di un prodotto certificato, è indispensabile accertarsi delsuo carattere “controllato”. È necessario quindi poter escludere con certezza che la fonte non sia tra quelledichiarate non accettabili. In merito a questo aspetto, assai delicato ed innovativo, vi sono significative differenzetra FSC e PEFC, che saranno analizzate nei prossimi paragrafi.5.5.1.1 Gestione del legno non certificato secondo il Forest Stewardship CouncilNel documento FSC-STD-40-005 sono contenuti i requisiti applicabili dalle aziende per definire le modalità di controllodel materiale che provenga da fonti non certificate. FSC-STD-30-010 è invece il documento applicabile alleunità di gestione forestale non certificate e contenente i requisiti che queste devono rispettare per garantire cheil legname che esse forniscono sia classificabile come controllato (figura 5.2).Se un’azienda si approvvigiona da una foresta non certificata ma che ha scelto autonomamente di applicare lostandard FSC-STD-30-010, il legname è automaticamente controllato. In caso contrario l'azienda deve definire edattuare una serie di azioni per la selezione ed il controllo del fornitore: deve definire una politica di acquisti per il legname controllato e renderla pubblica; deve registrare tutti gli acquisti da fonti non certificate e deve definire l'elenco delle aree geografiche di provenienzadel legno . Tale elenco deve essere reso pubblico su richiesta;57 deve poter avere accesso alla documentazione del fornitore per eventualmente dimostrare l'origine controllatadel legname (o se ne fa dare subito copia o deve poterla avere anche a distanza di tempo); deve organizzare dei controlli a campione sulla documentazione di acquisto e trasporto in proprio possesso,come ulteriore momento di verifica;58 deve richiedere ai propri fornitori una dichiarazione che confermi l'area geografica di provenienza el'origine controllata del legname;5455565758Ogni certificato di Catena di Custodia ha normalmente durata quinquennale.Per precisione, nello schema FSC il solo campo di applicazione del certificato non è sufficiente. Il riferimento più adatto è la “Listadei Gruppi di Prodotti”. Si rimanda al 3.1 per una più approfondita spiegazione.L'accesso alle banche dati del FSC e PEFC consente una agevole controllo di tutti i fornitori certificati.L'indicazione delle aree geografiche deve giungere fino al livello di dettaglio della Regione o del Distretto.Cfr. Allegato 3.63
Page 3 and 4:
GalileoPARCO SCIENTIFICO E TECNOLOG
Page 5 and 6:
La filiera del legno rappresenta un
Page 7 and 8:
Confederazione Nazionaledell’ Art
Page 9:
FSC-ITA-20PEFC 18 - 1- 1In Veneto s
Page 12 and 13:
6. Le regole particolari per la Cat
Page 14 and 15: SLIMF Small and Low Intensity Manag
Page 17: INTRODUZIONEINTRODUZIONELa certific
Page 21 and 22: PARTE PRIMA1. Perché la certificaz
Page 23 and 24: PARTE PRIMAle, su scala nazionale (
Page 25 and 26: PARTE PRIMABox 2.1 - Accreditamento
Page 27 and 28: PARTE PRIMA7. Piano di gestione8. M
Page 29 and 30: PARTE PRIMAconsumo ed il legno cont
Page 31 and 32: PARTE PRIMAGrafico 4.4 - Variazione
Page 33 and 34: PARTE PRIMAFigura 5.1 - Foreste cer
Page 35 and 36: PARTE PRIMATabella 5.3 - Certificaz
Page 37 and 38: PARTE PRIMArendo a questa campagna,
Page 39 and 40: PARTE PRIMAtrasformazione del legno
Page 41 and 42: PARTE PRIMAne, divulgazione, etc. p
Page 43 and 44: PARTE PRIMATabella 9.2 Certificati
Page 45 and 46: PARTE PRIMATabella 10.1 - Certifica
Page 47: Parte Seconda45
Page 50 and 51: Al termine dell'attività di verifi
Page 52 and 53: Nel caso specifico della Catena di
Page 54 and 55: cambia di proprietà. Essa è quind
Page 56 and 57: Prospetto 5.1 - Standard del Forest
Page 58 and 59: Sia FSC, che PEFC offrono una indic
Page 60 and 61: Questa ultima distinzione ci consen
Page 62 and 63: segue: Tabella 5.8 - Etichette FSC
Page 66 and 67: deve condurre una valutazione del r
Page 68 and 69: 61 compaia una scritta esplicativa
Page 70 and 71: 6. Le regole particolari per la Cat
Page 72 and 73: segue: Box 6.1 - La media mobile: d
Page 74 and 75: 7. La documentazione del sistema di
Page 76 and 77: 8. La certificazione di gruppo e mu
Page 78 and 79: Box 8.1 - Le regole del campionamen
Page 81 and 82: BIBLIOGRAFIABIBLIOGRAFIABrunori, A.
Page 83 and 84: BIBLIOGRAFIAPEFC-Italia (2005). ITA
Page 85 and 86: Allegati83
Page 87 and 88: ALLEGATIAllegato 2 - Enti di certif
Page 89 and 90: ALLEGATIAllegato 3 - Esempio di dic
Page 91 and 92: ALLEGATIAllegato 4 - Esempio di ele
Page 93: ALLEGATIAllegato 6 - Esempio di lis
Page 97 and 98: PARTE TERZANORMEFOREST STEWARDSHIP
Page 99 and 100: PARTE TERZANORMEINDICE dei CONTENUT
Page 101 and 102: PARTE TERZANORMEPARTE 2FONTI D’OR
Page 103 and 104: PARTE TERZANORMEPARTE 3CONTROLLO DE
Page 105 and 106: PARTE TERZANORME7sere conforme risp
Page 107 and 108: PARTE TERZANORMEAllegato 1:Allegato
Page 109 and 110: PARTE TERZANORMEAllegato 4:esempi d
Page 111 and 112: PARTE TERZANORMEFOREST STEWARDSHIP
Page 113 and 114: PARTE TERZANORME1 Requisiti general
Page 115 and 116:
PARTE TERZANORMEFormato, dimensione
Page 117 and 118:
PARTE TERZANORMEAllegato 1:Termini
Page 119 and 120:
PARTE TERZANORMEITA 1002Schema di C
Page 121 and 122:
PARTE TERZANORMEIndicePrefazioneInt
Page 123 and 124:
PARTE TERZANORME1.2 RiferimentiQues
Page 125 and 126:
PARTE TERZANORME2.3. Separazione de
Page 127 and 128:
PARTE TERZANORME3.4 Trasferimento d
Page 129 and 130:
PARTE TERZANORME4.5 Gestione delle
Page 131 and 132:
PARTE TERZANORMEAppendice 3:Impleme
Page 133 and 134:
PARTE TERZANORMEAppendice 5: Calcol
Page 135 and 136:
PARTE TERZANORMECapitolo 3.4: Trasf
Page 137 and 138:
PARTE TERZANORMEAppendice 6: Specif
Page 139 and 140:
PARTE TERZANORMEDocumento Normativo
Page 141 and 142:
PARTE TERZANORMEGruppo B - I propri
Page 143 and 144:
PARTE TERZANORME7.4 Affermazioni7.4
Page 145 and 146:
PARTE TERZANORMEnale del PEFC forni
Page 148:
In collaborazione condalalINNOVAZIO
show all

qualità e certificazione nella filiera del legno la catena ... - Innovazione

Create successful ePaper yourself

Delete template?

Save as template?