qualità e certificazione nella filiera del legno la catena ... - Innovazione

PARTE SECONDApiegando quindi come fonte di approvvigionamento un prodotto che ha già avuto un proprio ciclo di vita.Abbiamo già anticipato che il ricorso a materiale non certificato non può essere indiscriminato, ma deve risponderea due requisiti di base:la quantità impiegata in ogni prodotto (o lotto di produzione) deve rispettare dei valori minimi precisi;il materiale non certificato deve avere caratteristiche conformi a quanto indicato negli standard di riferimento.Le regole relative al rapporto percentuale tra materiale certificato e non certificato all'interno di un medesimoprodotto (o lotto di prodotti) saranno descritte più avanti, quando, nel capitolo 6, saranno analizzate in dettagliole specifiche di ciascuno dei due schemi. Per quanto riguarda invece le distinzioni all'interno della stessa categoriadi “materiale non certificato”, si rendono necessarie alcune riflessioni, riguardo sia alla differenza tra “fontiammissibili” e “fonti non ammissibili”, sia riguardo al materiale riciclato.Per fonte ammissibile si intende una foresta che non sia certificata in conformità alle regole di un determinato45standard di certificazione forestale, ma per la quale si hanno sufficienti (e verificabili ) informazioni, che permettonodi escludere determinate provenienze. FSC, per esempio, ha dettagliato 5 casi diversi di fonti non certificateche in alcun modo possono fornire materiale da impiegare nella realizzazione di un prodotto certificato .46PEFC, da parte sua, più genericamente parla di “fonti controverse”, intendendo ogni forma di utilizzazione illegaleo non autorizzata .47Per quanto riguarda il materiale riciclato (o di recupero), la sua introduzione rappresenta una delle novità più rilevantidei nuovi standard, in entrambi gli schemi di certificazione. L'utilizzo di materiale riciclato (legno o fibre)permette di certificare un prodotto, anche se per la sua produzione non sia stato impiegato legno certificato. Ciòin considerazione del fatto che pratiche corrette di riciclaggio possono stimolare una ottimizzazione nello sfruttamentodelle risorse naturali.In sintesi, è possibile distinguere e classificare le diverse tipologie di materiale legnoso, ai fini della certificazionedella Catena di Custodia, secondo quanto indicato nella tabella 5.4.Tabella 5.4 - Categorie di materiale legnoso identificate in base alla provenienzaai fini della certificazione della CoCCategoria 1Categoria 2Categoria 3Materiale proveniente da forestecertificateFonte: Ns. elaborazione 2006.È possibile combinare in modo diverso (anche se non arbitrario) queste tipologie di materiale, realizzando prodotticon caratteristiche di composizione differenti. Vale la pena ricordare, in ogni caso, che la terza categoria nondeve mai essere impiegata per la realizzazione di un prodotto certificato.In linea generale è possibile affermare che:Materiale proveniente da forestenon certificate macontrollate(materiale controllato)Materiale proveniente da forestenon certificate e noncontrollate(materiale non controllatoCategoria 4Materiale riciclato (o di recupero)un prodotto realizzato solamente con materiale proveniente da foreste certificate è un prodotto puro;un prodotto realizzato con materiale certificato ed anche con materiale non certificato è un prodotto “misto”,che pur potendo presentare il marchio di certificazione, porta con se un messaggio necessariamentepiù complesso e articolato;un prodotto realizzato con materiale riciclato pone invece l'attenzione su un concetto più familiare al consumatore,visto che l’anello di Mobius è già presente su numerosi prodotti.454647Come si vedrà più avanti, la verificabilità di queste informazioni è uno dei requisiti più complessi da rispettare.I 5 casi sono: 1) legname esboscato da aree dove i diritti tradizionali o civili sono violati; 2) legname esboscato da aree forestali noncertificate FSC aventi alti valori di conservazione che vengono violati; 3) legname proveniente da piante geneticamente modificate;4) legname proveniente da tagli illegali; 5) legname proveniente da aree forestali naturali che siano state convertite in piantagionio in forme d'uso non forestali (FSC, 2004a).Il PEFC, entro la fine del 2006, pubblicherà un documento ufficiale che conterrà un dettaglio maggiore delle “fonti controverse”. Inquesto documento si troveranno più precise informazioni in merito alla valutazione del rischio e agli strumenti di valutazione (ad.esempio le dichiarazioni rilasciate da enti di certificazione accreditati).57