cambia di proprietà. Essa è quindi lo strumento più efficace e sicuro per veico<strong>la</strong>re tutte le informazioni necessariead identificare correttamente un prodotto: descrizione ed identificazione merceologica, quantità, contenuto dimateriale certificato o ricic<strong>la</strong>to e fornitore. Ad ogni azienda certificata (FSC o PEFC) viene assegnato un codice diregistrazione univoco, e tutte le aziende certificate nel mondo sono inserite in appositi elenchi internazionali di liberoaccesso. Questo codice deve essere riportato in fattura: verificandone <strong>la</strong> presenza l'acquirente può facilmentecontrol<strong>la</strong>re <strong>la</strong> validità <strong>del</strong> certificato <strong>del</strong> proprio fornitore . Frequentemente accade che <strong>la</strong> fattura non ar-40rivi contestualmente al materiale. In questi casi <strong>la</strong> documentazione di accompagnamento (es. Documenti di Trasporto,DdT) deve riportare le medesime informazioni, per consentire all'acquirente di completare in modo efficaceil controllo in accettazione e verificare immediatamente <strong>la</strong> condizione di prodotto certificato.Nel secondo scenario lo strumento di comunicazione principale è l'etichetta. Essa viene apposta direttamente sulprodotto, in modo solidale, e contiene le informazioni più importanti e sintetiche per il consumatore finale:il logo <strong>del</strong>lo schema di <strong>certificazione</strong> (FSC o PEFC);il produttore (tramite il codice di certificato, e non il marchio societario);<strong>la</strong> quantità di materiale certificato contenuto nel prodotto (se tutto o solo in parte);l'eventuale presenza di <strong>legno</strong> ricic<strong>la</strong>to.L'etichettatura sul prodotto non è mai un obbligo normativo (vale a dire che le regole di <strong>certificazione</strong> non <strong>la</strong> impongonomai), ma solo una opportunità per comunicare più efficacemente il messaggio che il prodotto è stato realizzatocon materiale proveniente da foreste correttamente gestite o che rientra in un più vasto impegno allosfruttamento responsabile <strong>del</strong>le risorse forestali mondiali. Il mancato uso <strong>del</strong>l'etichetta sul prodotto comportauna maggiore difficoltà, se non l'impossibilità, di far pervenire al consumatore questi stessi messaggi.Sia FSC che PEFC hanno studiato apposite etichette, con forme grafiche molto precise e non modificabili. A secondache si tratti di prodotti costituiti (in tutto o in parte) da legname certificato, o contengano (in tutto o in parte)<strong>legno</strong> ricic<strong>la</strong>to, al<strong>la</strong> etichetta viene normalmente associata anche una breve dichiarazione per aumentare nel consumatore<strong>la</strong> consapevolezza di ciò che acquista.4.6Mutuo riconoscimento e <strong>certificazione</strong> congiuntaPur essendo <strong>la</strong> definizione di <strong>catena</strong> di custodia applicabile ad entrambi gli schemi di <strong>certificazione</strong> che stiamoanalizzando (FSC e PEFC), non deve essere dimenticato che tra di essi non vi è un mutuo riconoscimento. Ciò significache ciò che viene acquistato come certificato con uno schema, non può essere considerato automaticamentecome certificato anche con l'altro schema.In questo manuale ci si limita a prendere atto di tale separazione, senza volerne approfondire le motivazioni. Dauna lettura degli standard, emerge come le regole dei due schemi siano ampiamente sovrapponibili. Le differenze,infatti, a differenza di quanto accade per <strong>la</strong> <strong>certificazione</strong> <strong>del</strong><strong>la</strong> gestione forestale, non sono partico<strong>la</strong>rmenterilevanti e nei prossimi capitoli saranno evidenziate e analizzate in dettaglio.Resta comunque possibile una <strong>certificazione</strong> congiunta, ovvero <strong>la</strong> <strong>certificazione</strong> di una stessa organizzazione secondoentrambi gli schemi. In questo caso si evidenziano vantaggi e svantaggi: da una parte <strong>la</strong> similitudine tra i requisitidei due schemi porta ad una forte semplificazione nel sistema di regole da implementare, dall'altra il mancatomutuo riconoscimento comporta una doppia gestione dei flussi di legname, nonché una separazione nei magazzinie nelle registrazioni contabili. La coesistenza di due certificati comporta anche dei costi di <strong>certificazione</strong>aggiuntivi, rispetto al<strong>la</strong> <strong>certificazione</strong> secondo un solo schema, a causa di un raddoppiamento <strong>del</strong>le visite ispettivedi <strong>certificazione</strong> e di mantenimento. Fa eccezione il caso in cui l'ente di <strong>certificazione</strong> responsabile <strong>del</strong> ri<strong>la</strong>sciodei certificati sia accreditato per entrambi gli schemi, FSC e PEFC, e quindi possa condurre in contemporanea leverifiche in campo.40Questo requisito non è previsto dal PEFC.52
PARTE SECONDA5. Le regole generali per <strong>la</strong> Catena di CustodiaIn questo capitolo si riportano le regole generali per <strong>la</strong> <strong>certificazione</strong> <strong>del</strong><strong>la</strong> Catena di Custodia, avendo cura di evidenziare,di volta in volta, punti di convergenza e di divergenza tra i due standard5.1Gli standard di riferimento: transizione tra vecchi e nuoviSi è già detto che FSC e PEFC, in modo autonomo e indipendente, hanno definito le regole da rispettare per potercertificare <strong>la</strong> propria Catena di Custodia. In questo capitolo si desidera presentare gli standard applicabili, emessida ciascuno degli schemi di <strong>certificazione</strong>.È importante precisare subito che recentemente le regole <strong>del</strong><strong>la</strong> Catena di Custodia sono state modificate, per entrambigli schemi .41Le ragioni di questa scelta sono molteplici: <strong>la</strong> volontà di incrementare, nel tempo, <strong>la</strong> porzione di materiale certificatoall'interno dei prodotti certificati, risolvere le carenze che le regole precedenti avevano evidenziato e risponderealle esigenze espresse dal mercato e, più in generale, dagli stakeholder.Di seguito si propone un'analisi sintetica, ma di dettaglio, <strong>del</strong>l'evoluzione degli standard, per singolo schema di<strong>certificazione</strong>.5.1.1 Forest Stewardship CouncilLa normativa di riferimento, prima che venissero introdotti i nuovi standard per <strong>la</strong> Coc, era rappresentata dai documentiindicati in tabel<strong>la</strong> 5.1.Tabel<strong>la</strong> 5.1 - Documenti di riferimento FSC per il “vecchio standard” CoCTitolo <strong>del</strong> documentoFSC policy on percentage based c<strong>la</strong>imsFSC Trademark Policy ManualFSCAccreditation Manual(febbraio 2002) sez. 3.6Fonte: Ns. e<strong>la</strong>borazione, 2006..ContenutoIl documento contiene le regoleper etichettare i prodotti contenentimeno <strong>del</strong> 100% di legnamegrezzo certificato FSC.Il documento contiene le regoleper l'uso <strong>del</strong> logo FSC.I requisiti generali di sistema sonoriportati nei rego<strong>la</strong>menti deisingoli organismi di <strong>certificazione</strong>accreditati.NoteL'ultima versione, <strong>del</strong> 15 maggio2000, è il risultato di successivemodifiche.È attualmente in vigore <strong>la</strong> versione<strong>del</strong> 2003.Il documento è rivolto agli entidi <strong>certificazione</strong> accreditatiche devono riversare tali requisitinei propri rego<strong>la</strong>menti di<strong>certificazione</strong>.I nuovi standard sono invece elencati e brevemente descritti nel prospetto 5.1.Attualmente ci troviamo <strong>nel<strong>la</strong></strong> fase in cui ancora possono esistere certificati di Catena di Custodia FSC conformi astandard differenti, “vecchi” e “nuovi”. L'unico aspetto comune a tutti è <strong>la</strong> modalità di etichettatura <strong>del</strong> prodotto.La coesistenza di regole diverse in alcuni casi può comportare qualche difficoltà. Ciò vale soprattutto nel casoin cui aziende che applichino regole differenti per calco<strong>la</strong>re e comunicare il contenuto di materiale certificato nelproprio prodotto si scambino prodotti certificati.41Questo <strong>la</strong>voro presenta uno studio so<strong>la</strong>mente in merito all'applicazione dei nuovi standard, non ritenendo utile l'analisi di un rego<strong>la</strong>mentoche a breve non sarà più applicabile.53