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Guido Morpurgo-Tagliabue e l'estetica del Settecento - SIE - Società ...

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Aporia e dialettica <strong>del</strong> Gustodi Andrea GattiPer molti studiosi italiani gli scritti di <strong>Guido</strong> <strong>Morpurgo</strong>-<strong>Tagliabue</strong>sul “gusto” nell’Inghilterra <strong>del</strong> <strong>Settecento</strong> sono stati probabilmenteuna lettura classica, se non iniziatica * . Più d’uno ha avvertito il fascino<strong>del</strong>le sue pagine, la cui insistenza sulla “modernità” <strong>del</strong> concetto digusto elaborato dall’estetica britannica – posta a immediato confrontocon quella italiana – sembra ancor oggi una chiave di lettura illuminantee feconda: tale cioè da agevolare la collocazione d’ogni singoloautore entro un quadro generale coerente e schiudere prospettive piùampie alla comprensione <strong>del</strong>la presa di coscienza estetica che si attuò,in forme varie e complesse, nella cultura inglese fra Sei e <strong>Settecento</strong>.Sono quindi grato ai promotori di quest’incontro per avermi dato occasionedi rileggere e riconsiderare un autore cui tutti siamo naturalmentedebitori; e volentieri mi associo agli apprezzamenti per la lucidità<strong>del</strong> pensiero di <strong>Morpurgo</strong>-<strong>Tagliabue</strong> più volte risuonati nel nostroconvegno.Nonostante la sottigliezza di cui dànno prova, anche le aperturecritiche degli scritti su Il Gusto nell’estetica <strong>del</strong> <strong>Settecento</strong> non sembranotuttavia immuni da superamenti e revisioni che le acquisizioni intellettualifatalmente subiscono a motivo di interessi mutati, problemiemergenti, nuove conoscenze documentali e storiografiche. Di ciò ebbechiara consapevolezza <strong>Morpurgo</strong>-<strong>Tagliabue</strong>: confermando l’efficacia<strong>del</strong>la sua lezione di metodo e l’indubbio valore specifico <strong>del</strong>le citatepagine inglesi, intendo segnare alcuni marginalia, frutto di studî inqualche modo “paralleli”.Vorrei sùbito richiamare l’attenzione su un fatto significativo: quasiognuno degli autori inglesi <strong>del</strong> XVIII secolo presenta un “sistema” all’interno<strong>del</strong> quale si notano incongruenze, la cui analisi, non meno diquella condotta su aspetti meno riposti, rivela aspetti interessanti <strong>del</strong>lamoderna riflessione estetica; e soprattutto obbliga a fornire, o almenoa tentare, una spiegazione di quelle contraddizioni. Non sarà inutile, invia preliminare, un agile esame <strong>del</strong>le rispettive dottrine.Joseph Addison – sulla cui opera <strong>Morpurgo</strong>-<strong>Tagliabue</strong> si diffon<strong>del</strong>ungamente e insolitamente per il tempo suo e nostro – propone25

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