Grandi maestri piccole sculture

Scultura postbellica e contemporanea
Etienne Martin
(1913-1995)
Tra gli scultori europei che, nel secondo dopoguerra,
si muovono nell’ambito della cultura dell’informale
materico, ancora legati all’immagine di una scultura
compatta, centrifuga, non filtrante, che lascia scorrere
la luce sulla sua superficie, lo scultore francese realizza
forme di carattere organicistico, caratterizzate da nodi e
compressioni, solcati dalla luce, con effetti di drammatico
vitalismo. La materia che ha usato maggiormente
è la pietra, ma, spesso, si è servito anche del marmo e
del bronzo.
In mostra La Lande, un bronzo del 1970, un’opera compatta,
che disegna, organicisticamente, una figura umana
trattata come un pezzo astratto, chiuso in sé, lucido,
segnato da sigle e segni, di grande severità.
La Lande, 1970; bronzo, cm
56x19x19. Esemplare 4/8.
Asta Carmels-Chambre e Cohen,
Parigi, Drouot, 14.6.2002. Lotto 61.
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