Grandi maestri piccole sculture
da Depero a Beverly Pepper a cura di Lara Vinca Masini
da Depero a Beverly Pepper
a cura di Lara Vinca Masini
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Scultura postbellica e contemporanea<br />
Henry Moore<br />
(1898-1986)<br />
Upright Motive, 1964; bronzo.<br />
h cm 14. Esemplare 1/9. Asta<br />
Sotheby 26.4.2001. Lotto 64WS.<br />
Seated Figure on Log, 1982; bronzo,<br />
h cm 16. Esemplare 5/9. Asta<br />
Sotheby 26.4.2001. Lotto 64XR.<br />
Tube Form, 1983: bronzo, h cm 12,<br />
5. Esemplare 2/9. Asta Sotheby<br />
26.4.2001. Lotto 6520.<br />
Queste tre <strong>piccole</strong> <strong>sculture</strong>,<br />
acquistate dal dr. Max Stern presso<br />
la Galleria Dominion di Montreal,<br />
allora agente di Moore per il<br />
Canada, vengono dallo stesso Stern,<br />
messe in asta da Sotheby a New<br />
York per un “benefit” a favore<br />
di due Università di Montreal<br />
e di Gerusalemme. Si trattò di<br />
un’asta speciale solo “via internet”.<br />
Vennero presentate da Sotheby<br />
nella sede di New York: dopo 21<br />
giorni e tante ore specificate per<br />
ogni opera (scadevano il 26.4.2001)<br />
furono assegnate all’ultima<br />
offerta ricevuta via internet vicino<br />
all’ora precedentemente stabilita.<br />
Questo procedimento è stato<br />
disastroso secondo la Sotheby e<br />
mai più adottato. C’era un prezzo<br />
base prefissato. Si sono potute<br />
acquistare tramite una signora<br />
americana, in internet, al prezzo<br />
base, perché senza concorrenti.<br />
La sua scultura, profondamente legata alla natura come<br />
matrice di forme, con riferimenti a una simbologia archetipica<br />
(quella del “grande femminino” e della “grande<br />
madre”), che si origina dalla teoria del subconscio e del<br />
profondo, che derivano dal Surrealismo, si realizza nelle<br />
sue grandi figure materne espresse in forma avvolgente,<br />
che indagano nella struttura organica del corpo umano<br />
(ossa, cartilagini, nervi) e nelle forme inorganiche della<br />
natura (sassi, pietre) e sembra svolgersi in un rapporto<br />
continuo interno/esterno, concretizzandosi in forme essenziali,<br />
con grandi fori, che rimandano anche a Brancusi. Egli<br />
ha dichiarato: “La figura umana è quella che mi interessa<br />
più profondamente, però ho incontrato principi di forma e<br />
di ritmo anche nello studio degli oggetti della natura come<br />
sassi, rocce, ossi, alberi, piante. I sassi e le rocce mostrano<br />
il modo della natura di lavorare la pietra. I sassi lisci, sparsi<br />
nel mare, presentano il trattamento di consumo mediante<br />
frizione. Le rocce mostrano un trattamento di taglio e di<br />
battuta e hanno un addentellato ritmico nervoso dal martello<br />
pneumatico.Il primo buco fatto attraverso un blocco<br />
di pietra è una rivelazione. Un buco può avere tanto significato<br />
formale come una massa solida. Qualunque scultura<br />
faccia assume nella mia mente una personalità umana o,<br />
in altre occasioni, animale, e questa personalità domina<br />
il suo disegno e le sue qualità formali”. Aderirà, nel 1953,<br />
al gruppo inglese Unit One. Profondamente colpito dalle<br />
stragi provocate dai bombardamenti aerei di Londra,<br />
durante la seconda guerra mondiale, realizzerà una serie<br />
straordinaria di disegni sui rifugi antiaerei, espressione<br />
di una intensità drammatica tra le più vive nell’arte contemporanea.<br />
Scrive Argan che “il mondo dell’indistinto di<br />
Moore (il suo ‘surrealismo picassiano’) non è un regresso<br />
dalla forma umana all’organica, come rifiutando tutto ciò<br />
che è civiltà o storia; è il recupero dell’originaria unità<br />
dell’uomo col mondo, dell’assoluta integrità dell’essere.<br />
La figura umana non è qualcosa che si è abbandonato,<br />
ma qualcosa che non c’è ancora, e a cui la materia tende<br />
come alla sua configurazione finale, al termine della sua<br />
lenta evoluzione. È appena abbozzata, come il feto nella<br />
matrice”. In mostra tre <strong>piccole</strong> <strong>sculture</strong> in bronzo, un<br />
blocco quasi informe, latamente antropomorfo, con fori<br />
ed escavazioni, Upright Motive (1964), una figura seduta,<br />
Seated Figure on Log (1982), una terza, Tube Form (1983),<br />
una piccola testa scavata e mossa, levigata come un sasso<br />
da un lato, scabra e davvero “picassiana” dall’altro.<br />
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