Grandi maestri piccole sculture

Cubismo
Henri Laurens
(1885-1954)
Pittore e scultore, aderiva al Cubismo dopo aver conosciuto,
nel 1911, Georges Braque. Esprime, in scultura,
una dinamica spazio-temporale vicina all’ideologia
futurista, attraverso la moltiplicazione e una sorta di
slittamento della struttura, per cui usa materiali vari, dal
legno al marmo al bronzo, fino a ottenere un equilibrio
perfetto tra volumi, ombra, luce, dando ai suoi lavori, di
impianto figurativo, un senso di astrazione dinamica. La
sua dichiarazione, “secondo me un’opera d’arte deve
proiettare la sua luce e non prenderla da fuori” indica
il suo tendere (non sempre, peraltro, raggiunto) a uscire
dal blocco compatto della scultura, per attingere a una
soluzione più aperta e libera. Laurens ottenne, tra l’altro,
il Primo Premio alla Biennale d’Arte Contemporanea di
San Paolo.
La piccola opera qui esposta, Figure à la draperie, debout,
del 1929, in ceramica, è una figura di donna poderosa e
allo stesso tempo morbida, svolta per piani, che tiene
aperto, dietro di sé, un mantello pesante, la cui morbidezza
si esprime attraverso angolature curve e pieghe
ritmiche. Il lavoro risente fortemente di un’adesione
sia alla ricerca sull’arte primitiva, sia all’ideologia cubista
nel trattamento netto dei piani, nella dilatazione
della forma, nella sintesi rigorosa della composizione,
riuscendo, peraltro, a mantenere una sua grazia quasi
commovente.
Figure à la draperie, debout, 1929;
terracotta, h cm 9. Esemplare 2/7.
Asta Sotheby, Londra, 27.6.2001,
Lotto 157.
54 55