Grandi maestri piccole sculture
da Depero a Beverly Pepper a cura di Lara Vinca Masini
da Depero a Beverly Pepper
a cura di Lara Vinca Masini
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Concretismo<br />
Max Bill<br />
(1908-1994)<br />
A Zurigo dal 1930, dove lavorava come architetto,<br />
estendeva la sua attività alla pittura, alla scultura, al<br />
design, al graphic design. Organizzava nel 1944, presso la<br />
Kunsthalle di Basilea, una mostra internazionale di Arte<br />
Concreta. Nel 1954 riceveva il primo premio per la scultura<br />
alla Biennale di San Paolo. Diresse, dal 1951 al 1956,<br />
la Hochschule für Gestaltung di Ulm, dove organizzava<br />
l’insegnamento secondo le leggi di uno strutturalismo<br />
razionale severo, ma allo stesso tempo sensibile e duttile,<br />
proponendo una netta distinzione tra Astrattismo<br />
e Concretismo, considerando il primo espressione di<br />
libertà, il secondo come eleborazione scientifica della<br />
creatività. Il suo lavoro si distingue anche per lo straordinario<br />
rigore della esecuzione, condizione, per lui,<br />
imprescindibile.<br />
In pittura ha sempre seguito le regole del Neoplasticismo<br />
di Mondrian, secondo un uso della linea retta e del colore<br />
regolati da una rigorosa ricerca matematica, arricchita<br />
dal portato della scienza, da cui ha tratto i due modelli<br />
secondo i quali ha sempre portato avanti e approfondito<br />
la sua ricerca: la topologia, che analizza le condizioni di<br />
una struttura nello spazio (si pensi alla sua continua rielaborazione<br />
dell’“anello di Moebius” nella sua scultura<br />
e nelle opere grafiche), e l’analisi morfologica, la ricerca,<br />
cioè, della matrice formale, secondo le regole più rigorose<br />
della Gestalt, la Teoria della forma.<br />
In mostra un lavoro in acciaio inox, Konstruktion aus Drei<br />
Gleichen Prismen (Costruzione di tre prismi identici), del<br />
1975, una sorta di intreccio, di nodo, che evidenzia la<br />
dinamica strutturale di una forma, che gioca anche sul<br />
variare della luce sulle sue parti.<br />
Konstruktion aus Drei Gleichen<br />
Prismen, 1975; acciaio inox, cm<br />
18x20,5x18,5. Pubblicato in Max Bill<br />
a cura di E. Huttinger, Zurigo, 1987,<br />
p. 224. Galleria Arteba, Zurigo.<br />
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