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Grandi maestri piccole sculture

da Depero a Beverly Pepper a cura di Lara Vinca Masini

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Espressionismo<br />

Rudolf Belling<br />

(1886-1972)<br />

Partito dallo studio di un disegnatore di moda, dal 1905<br />

al 1907, passava, a Berlino, alla Scuola di Arti Decorative<br />

teatrali “Max Reinhardt”. Seguiva anche, per un anno, le<br />

lezioni di Peter Breuer all’Accademia di Belle Arti. Nel<br />

suo lavoro parte da un’adesione ai moduli dell’Espressionismo<br />

tedesco per avvicinarsi al costruttivismo del russo<br />

Naum Gabo e al postcubismo di Archipenko. Facevano<br />

seguito dei lavori che, pur mantenendo la levigata plasticità<br />

a lui consueta, si volgevano verso l’astrattismo (Drei<br />

Klangs, Tre suoni, del 1919, ora alla Alte Neue Galerie di<br />

Berlino) che venivano, di mano in mano, abbandonando<br />

la morbidezza del passato, svolgendosi in acutezze, tagli,<br />

spirali. Nel 1920 era tra i fondatori del Novembergruppe<br />

(con Rudolph Bauer, Otto Freundlich, Max Pechstein).<br />

Realizzava allora grandi lavori ambientali, svolti in<br />

relazione con l’architettura (un esempio è l’opera per la<br />

Scala di Berlino, del 1920, una serie di forme in cemento<br />

che si chiudono in una spirale filiforme). Anche il suo<br />

lavoro, durante il nazismo, veniva inserito tra le opere di<br />

“arte degenerata”, così da costringerlo, nel 1937, a emigrare.<br />

Sembra che un suo lavoro, una testa femminile,<br />

abbia suggerito l’immagine della donna robot del film<br />

espressionista Metropolis di Fritz Lang del 1926.<br />

L’opera presente in mostra, Ritratto del mercante d’arte<br />

Alfred Fleichtheim, un piccolo bronzo del 1927, è un<br />

lavoro agile, ironico, di una grande maturità plastica, una<br />

sorta di silhouette del profilo, fortemente sintetizzato<br />

(quasi un segno grafico, elegantemente caricaturale,<br />

nello spazio) del mercante d’arte direttore, con Gustave<br />

Kahnweiler, della galleria omonima di Francoforte.<br />

Ritratto del mercante d’arte<br />

Alfred Fleichtheim, 1927;<br />

bronzo, h cm 19. Asta<br />

Sotheby, Londra, 27.6.2000.<br />

Lotto 181.<br />

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