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AA.VV. - Racconti matematici - CTS Basilicata

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questa casa avesse tanto spazio al primo piano. Naturalmente, qualche cambiamento<br />

bisognerà farlo. Quello stipo per esempio... se noi lo trasportassimo qui e mettessimo<br />

la cassapanca là...<br />

— Lascia stare per un momento, Matilda, — la interruppe bruscamente Bailey. —<br />

Tu come lo spieghi, Teal?<br />

— Ma Homer! La sola idea di...<br />

— Lascia stare, ti ho detto! Dunque, Teal?<br />

Il lungo corpo dinoccolato dell’architetto si agitò dalla testa ai piedi.<br />

— Preferirei non rispondere. Continuiamo a salire.<br />

— E in che modo?<br />

— Così. — Premette un altro bottone; una copia esatta della passerella che li aveva<br />

portati fin là dal pianterreno dava accesso al piano superiore. Salirono i gradini, con la<br />

signora Bailey che, in coda, recriminava, e si trovarono nella stanza da letto<br />

principale. Le tapparelle erano abbassate come quelle del piano inferiore, ma la<br />

morbida luce diffusa si accese automaticamente. Teal premette subito il pulsante che<br />

controllava un’altra rampa di scale e i tre si affrettarono a salire verso lo studio<br />

all’ultimo piano.<br />

— Senti, Teal, — propose Bailey, quand’ebbe ripreso fiato. — Perché non saliamo<br />

fino alla terrazza sopra questa stanza? Potremmo dare un’occhiata al paesaggio.<br />

— Ma certo, è una piattaforma-osservatorio. — Salirono una quarta rampa di scale,<br />

ma quando l’ultima botola si sollevò per consentir loro di uscire all’aria aperta, i tre si<br />

trovarono, non sul tetto, ma nella camera a pianterreno da cui avevano cominciato la<br />

visita.<br />

Homer Bailey divenne terreo.<br />

— Angeli del Cielo, — gridò, — questa casa è stregata. Andiamocene via subito.<br />

— Ed afferrata la moglie per un braccio, spalancò la porta e si lanciò fuori.<br />

Teal era troppo preoccupato per badare alla loro fuga. C’era una spiegazione a tutto<br />

questo, una spiegazione a cui non credeva. Ma fu costretto a interrompere le sue<br />

riflessioni da una serie di urli rochi provenienti da un punto imprecisato sopra la sua<br />

testa. Fece calare la scala e si precipitò al piano di sopra. Bailey, nella camera centrale,<br />

era chino sulla moglie, che aveva perduto i sensi. Teal si rese rapidamente conto della<br />

situazione, corse nel bar incorporato nel soggiorno e versò in un bicchiere tre dita di<br />

cognac, che, tornato, porse a Bailey:<br />

— Ecco, faglielo bere, le farà bene.<br />

Bailey bevve.<br />

— Ma era per tua moglie, — protestò Teal.<br />

— Non fare storie, — tagliò corto Bailey. — Vagliene a prendere un altro. — Teal<br />

ebbe la precauzione di berne uno egli stesso prima di tornare con la dose per la moglie<br />

del suo cliente. La trovò che cominciava ad aprire gli occhi.<br />

— Su, su, signora Bailey, — disse in tono carezzevole, — questo vi farà sentire<br />

meglio.<br />

— Io non tocco mai liquori, — protestò la donna, e bevve d’un fiato.<br />

— Ora ditemi che cos’è successo, — pregò Teal. — Credevo che ve ne foste andati<br />

tutt’e due.<br />

— Ma ce ne siamo andati... siamo usciti dalla porta d’ingresso, e ci siamo ritrovati<br />

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