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AA.VV. - Racconti matematici - CTS Basilicata

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saresti nemmeno svegliato.<br />

— È proprio questo che mi fa paura. Incidentalmente, il tuo genio ti ha suggerito in<br />

che modo noi possiamo uscire da questa trappola criminosa?<br />

— Come? Oh, sì, certo, tu e la signora siete partiti per uscire e invece siete venuti a<br />

finire qui, è questo che vuoi dire? Ma sono certo che non ci sono vere difficoltà: se<br />

siamo entrati, possiamo anche uscire, non ti pare? Ora lasciami vedere. — S’era già<br />

alzato e correva giù per la scala mentre ancora parlava. Spalancò la porta d’ingresso,<br />

ne varcò la soglia, e si ritrovò davanti ai suoi amici, che lo fissavano attraverso tutta la<br />

lunghezza del salotto al primo piano. — Bene, a quanto pare qualche lieve difficoltà<br />

c’è, — ammise blandamente. — Ma si tratta di difficoltà puramente tecniche...<br />

possiamo sempre uscire da una finestra. — Scostò con uno strattone i lunghi<br />

drappeggi che ricoprivano le porte-finestre profondamente incassate in un parete<br />

laterale della sala. Si fermò di colpo.<br />

— Uhm-hm! — fece. — Ecco una cosa interessante, molto interessante!<br />

— Che cosa? — domandò Bailey, raggiungendolo.<br />

— Questa. — Invece di guardar fuori, la finestra dava direttamente sulla sala da<br />

pranzo. Bailey indietreggiò fino all’angolo dove il soggiorno e la sala da pranzo si<br />

congiungevano alla sala centrale formando un angolo di novanta gradi.<br />

— Ma non è possibile, — protestò, — quella finestra è almeno a cinque, forse sette<br />

metri dalla sala da pranzo.<br />

— Non in un tesseract, — gli ricordò Teal. — Guarda. — Aprì la finestra e passò<br />

oltre, voltandosi intanto a parlare di sopra la spalla.<br />

Dal punto di vista dei Bailey egli si limitò a scomparire. Ma non dal suo personale.<br />

Gli occorsero alcuni secondi per riprender fiato. Quindi, con grande cautela, si districò<br />

dal cespuglio di rose in cui s’era quasi indissolubilmente incastrato, e intanto giurava a<br />

se stesso che non avrebbe mai più ordinato in vita sua dei giardini che comprendessero<br />

piante spinose; poi si guardò intorno.<br />

Era uscito dalla casa. La massa cubica della camera a pianterreno sorgeva a pochi<br />

passi. Evidentemente, era caduto dal tetto.<br />

Girò di corsa l’angolo della casa, spalancò la porta d’ingresso e si precipitò su per le<br />

scale.<br />

— Homer! — gridò. — Signora Bailey! Ho trovato il modo di uscire!<br />

Bailey parve più seccato che compiaciuto di vederlo.<br />

— Che ti è successo?<br />

— Sono caduto verso l’esterno. Sono uscito dalla casa. E una cosa facilissima, basta<br />

passare da quelle porte-finestre. Ma attento alle rose: dovremo forse costruire un’altra<br />

scala.<br />

— E come sei rientrato?<br />

— Dalla porta d’ingresso.<br />

— E allora noi ce ne andremo per la stessa via. Vieni, cara. — Bailey si piantò il<br />

cappello in testa e cominciò a scendere impettito la scala, dando il braccio alla moglie.<br />

Teal li accolse nel soggiorno.<br />

— Avrei dovuto dirti che non bisognava fare così, — annunciò. — Ora, ecco<br />

quello, che dobbiamo fare. Secondo me, in una figura a quattro dimensioni un uomo<br />

tridimensionale ha due possibilità, ogni qual volta debba varcare una linea di<br />

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