AA.VV. - Racconti matematici - CTS Basilicata
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qui nel soggiorno.<br />
— Ma che diavolo dici! Uhm...! Aspetta un minuto. — E Teal andò nel soggiorno.<br />
Là scoprì che la grande finestra panoramica in fondo alla stanza era spalancata. Vi si<br />
affacciò cautamente. E non vide il paesaggio californiano, ma l’interno della camera a<br />
pianterreno, o qualcosa che le somigliava in ogni particolare. Non disse nulla, ma<br />
tornò alla rampa di scale che aveva lasciato aperta e guardò in giù. La camera al<br />
pianterreno era sempre al suo posto. Chi sa come, riusciva a essere in due luoghi<br />
diversi contemporaneamente, e a livelli differenti.<br />
Ritornò nella stanza centrale, sedette di fronte a Bailey in una poltrona bassa e<br />
profonda e guardò l’amico di sulla punta sollevata delle ginocchia ossute.<br />
— Homer, — disse in tono drammatico, — lo sai che cosa è successo?<br />
— No, non lo so... ma se non lo scopro al più presto, ti garantisco che qualcosa<br />
succederà, e sarà una cosa molto spiacevole per te!<br />
— Homer, questa è la conferma delle mie teorie. Questa casa è un vero tesseract!<br />
— Ma di che sta parlando, Homer?<br />
— Un momento, Matilda... Senti, Teal, tutto questo è ridicolo. Non so che<br />
imbroglio hai combinato, ma io ne ho abbastanza: hai quasi fatto morire mia moglie<br />
dallo spavento e hai reso nervoso anche me. Voglio una cosa sola: andarmene di qua e<br />
non sapere più nulla delle tue trappole e dei tuoi stupidi scherzi.<br />
— Ti prego di parlare per te solo, Homer, — intervenne la signora Bailey. — Io non<br />
mi sono affatto spaventata; per un momento mi sono sentita come colta da una<br />
vertigine. È il cuore, lo sai: tutti in famiglia siamo delicati e impressionabili. Ora, a<br />
proposito di questo tesserat...tico, fatemi il favore di spiegarvi meglio, signor Teal.<br />
Parlate.<br />
Teal le spiegò come meglio poté, date le numerose interruzioni, la teoria in base alla<br />
quale era stata costruita la casa.<br />
— E ora, secondo il mio modesto parere, signora Bailey, — concluse, — questa<br />
casa, pur perfettamente stabile in tre dimensioni, non lo era nelle quattro dimensioni.<br />
Avevo costruito una casa a forma di tesseract dispiegato; le è successo qualche cosa,<br />
una specie di vibrazione o di strattone laterale, ed essa è ricaduta nella sua forma<br />
normale, si è ripiegata su se stessa. — Fece schioccare a un tratto le dita. — Ho<br />
capito! Il terremoto!<br />
Il terremoto?<br />
— Sì, sì, la lieve scossa di questa notte. Da un punto di vista quadridimensionale,<br />
questa casa era come un asse in bilico sull’orlo di un precipizio. Una piccola spinta ed<br />
è caduta, crollata lungo le sue articolazioni naturali, in una figura stabile a quattro<br />
dimensioni.<br />
— M’era parso di sentirvi vantare la straordinaria stabilità di questa casa.<br />
— È una casa stabilissima, nelle tre dimensioni.<br />
— Per me, — osservò Bailey in tono tagliente, — una casa che crolla al più lieve<br />
tremito non è stabile.<br />
— Ma guardati intorno! — protestò Teal. — Nulla è stato spostato, non s’è<br />
incrinato un solo pezzo della cristalliera. La rotazione attraverso una quarta<br />
dimensione non può influire su una figura a tre dimensioni più di quanto tu possa<br />
staccare le lettere di una pagina stampata. Se tu avessi dormito qui questa notte, non ti<br />
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