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Storia della Venezia Giulia - Associazione Giuliani nel Mondo

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famiglie, che vennero pochi anni dopo rinforzati con altre 1500 famiglie latine. La<br />

colonia doveva costituire la base per difendere il territorio dopo la discesa di 12 mila<br />

Galli Transalpini, avvenuta <strong>nel</strong> 186 a.C., e per espandersi verso l’Istria, le Alpi orientali<br />

e tutte le regioni a nord-est, fino al Danubio. La regione circostante fu bonificata e<br />

la terra, distribuita ai coloni (dal latino colĕre, coltivare) dopo un’accurata opera di<br />

centuriazione, fu divisa in praedia (poderi, proprietà) dove sorsero ville di varie famiglie<br />

nobili che costituirono il nucleo di vari paesi del Basso Isontino, come Staranzano<br />

(Praedium Terentianum), Fogliano (Praedium Furianum), Soleschiano (Praedium<br />

Sollustianum), Vermegliano (Praedium Formilianum).<br />

Aquileia sorse lungo la riva dell’odierno Natissa, che a quell’epoca aveva un letto largo<br />

e profondo ed era perfettamente navigabile, in un’area abitata come abbiamo visto dai<br />

Veneti, dagli Illiri e dai Celti. La città divenne ben presto un punto di riferimento non<br />

solo per la zona circostante ma per tutta quella macroregione che oggi viene chiamata<br />

Alpe Adria, perché si trovava al centro di importanti vie di comunicazione, inizialmente<br />

tracciate a scopo militare: la via Postumia, la via Annia, la via Gemina, la<br />

via Julia Augusta e la via Flavia.<br />

Intanto si moltiplicavano le colonie romane <strong>nel</strong>la regione: dal 179 a.C. i Romani avevano<br />

posto un accampamento nei pressi <strong>della</strong> comunità che viveva a Tergeste (Trieste)<br />

elevata a colonia <strong>nel</strong> 46 a.C. e dotata di solide mura <strong>nel</strong> 33 a.C. da Ottaviano Augusto,<br />

che <strong>nel</strong>lo stesso anno ribattezzò la colonia di Pola (Pollentia Herculeana), fondata<br />

intorno al 42 a.C., con il nome di Pietas Julia. Nella città, dotata di un porto naturale<br />

ben protetto e cinta da mura, venne costruito un Anfiteatro o Arena, risalente <strong>nel</strong>la<br />

sua parte più antica all’età di Augusto. Dopo un ampliamento potè accogliere ben 23<br />

mila spettatori, dato indicativo per farci un’idea delle dimensioni e dell’importanza<br />

<strong>della</strong> città.<br />

La divisione dell’Italia in regioni voluta<br />

dall’imperatore Augusto.

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