Storia della Venezia Giulia - Associazione Giuliani nel Mondo
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Matutina, istituita dai gesuiti e attiva dal 1936, l’Istituto di Sociologia Internazionale,<br />
costituito <strong>nel</strong> 1968, l’<strong>Associazione</strong> Culturale “Rodolfo Lipizer”, il “Centro di studi Rizzatti”,<br />
l’Istituto di storia Sociale e Religiosa. Altre presenze significative sono la “Filologica<br />
Friulana”, la “Pro Loco”, la Fondazione “Coronini”, “Italia nostra”, l’Unione Culturale<br />
Slovena, ed infine il gruppo di esuli istriani che mantenne in vita, senza soluzione di continuità,<br />
“L’Arena di Pola”, già quotidiano a Pola e successivamente settimanale a Gorizia,<br />
diretto per trent’anni da Pasquale De Simone, polesano che fu anche sindaco di Gorizia.<br />
Tra le pubblicazioni ricordiamo anche ”Voce Isontina”, settimanale diocesano di espressione<br />
cattolica, “Studi Goriziani”, rivista <strong>della</strong> Biblioteca Statale isontina, “Iniziativa<br />
Isontina”, pubblicata dal Centro Studi Politici, Economici e Sociali “Rizzatti”, ”Primorski<br />
Dnevnik”, quotidiano di lingua slovena, e il ”Katolisˇkj Glas”, settimanale cattolico.<br />
Anche l’associazionismo sportivo è stato molto vitale <strong>nel</strong> corso di tutto il Novecento,<br />
a partire dalla ultracentenaria Unione Ginnastica Goriziana sodalizio patriottico,<br />
sportivo e culturale e dall’Atletica Gorizia, per arrivare alle numerosissime società e ai<br />
gruppi sportivi che raggruppano i praticanti del calcio, del basket, <strong>della</strong> pallavolo,del<br />
nuoto, del tennis,<strong>della</strong> scherma, delle arti marziali…Grazie alle iniziative dei vari gruppi<br />
e associazioni presenti in città Gorizia ha potuto vantare manifestazioni di richiamo<br />
internazionale: il concorso folkloristico internazionale e il convegno di studi sul<br />
folklore, organizzati dalla Pro Loco, il concorso di canto corale organizzato dalla corale<br />
“Seghizzi” e gli Incontri Culturali Mitteleuropei, che approfondiscono le radici<br />
comuni <strong>della</strong> cultura e i legami che intercorsero tra le genti dell’Europa centrale nei<br />
secoli passati. Vi sono poi il concorso internazionale di violino “Lipizer”, in cui si esibiscono<br />
i giovani violinisti più promettenti del mondo,le molteplici iniziative legate<br />
all’Istituto di Sociologia Internazionale di Gorizia, il premio “Amidei” alla miglior sceneggiatura<br />
cinematografica,il Festival teatrale “Castello di Gorizia”, riservato alle<br />
migliori compagnie nazionali di teatro amatoriale e l’attività <strong>della</strong> Fondazione<br />
Musicale “Città di Gorizia” e <strong>della</strong> scuola di musica “Roland”.<br />
Sin dal primo dopoguerra Gorizia volle e seppe svolgere un ruolo di grande rilievo<br />
<strong>nel</strong> riavviare quel dialogo spezzato tra Est ed Ovest, creando opportunità di<br />
incontro e dialogo tra le due culture. Oggi questo appare un fatto scontato, quasi<br />
banale, ma in quegli anni rappresentava un accadimento eccezionale.<br />
Dopo la scomparsa <strong>della</strong> Jugoslavia, lungo il confine si trova ora lo stato <strong>della</strong><br />
Slovenia, con cui oggi l’amministrazione comunale goriziana discute il modo migliore<br />
d’integrare le due città dopo l’ammissione <strong>della</strong> Slovenia <strong>nel</strong>l’Unione Europea.<br />
Dopo le tragiche vicende accadute <strong>nel</strong> Novecento, oggi la città intende riproporre la<br />
propria italianità come fattore d’incontro, e non più di scontro, con l’Europa centrale<br />
e balcanica.<br />
Se il futuro dell’Europa vuole essere un percorso di riconciliazione, di rispetto reciproco,<br />
di incontro di identità e culture, di questo cammino Gorizia sarà il simbolo se, risolte<br />
le questioni rimaste aperte e superati gli antichi rancori, saprà promuovere la pace<br />
e la convivenza in un autentico spirito europeo.<br />
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