ottobre 2011 - Bambini - Qui - appunti dal presente
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tezza si costruisce il discorso dell’impazienza. Impaziente<br />
è colui che non sa attendere, che vuole<br />
precorrere i tempi, che rimane ancorato al raggiungimento<br />
di risultati immediati, spesso vani e<br />
deludenti. Potremmo dire che la nostra epoca, così<br />
gravida di inibizioni, è caratterizzata in maniera<br />
impressionante <strong>dal</strong>la pesantezza dell’impazienza.<br />
È qui che si radica la mancanza di futuro. <strong>Qui</strong><br />
prende il sopravvento l’annullamento della memoria,<br />
poiché il passato, nella sua dimensione traghettatrice,<br />
perde il suo valore negativo per essere<br />
completamente destinato all’oblio.<br />
Parlando del romanzo di Kundera, L’insostenibile<br />
leggerezza dell’essere, Calvino scrive: “Il peso<br />
del vivere per Kundera sta in ogni forma di costrizione:<br />
la fitta rete di costrizioni pubbliche e<br />
private che finisce per avvolgere ogni esistenza<br />
con nodi sempre più stretti. […] Forse solo la vivacità<br />
e la mobilità dell’intelligenza sfuggono a<br />
questa condanna: le qualità con cui è scritto il<br />
romanzo, che appartengono a un altro universo<br />
da quello del vivere”. 2 2<br />
Ibidem.<br />
2. La percezione è quella di trovarsi di fronte al<br />
bivio della storia. Ma questa è solo una percezione.<br />
Come dice il protagonista de Le invasioni barbariche<br />
(film di Denis Arcand del 2003), Remy,<br />
la storia è sempre stata teatro di massacri, e questo<br />
non dovrebbe stupirci più di tanto: <strong>dal</strong>la conquista<br />
delle Americhe, passando per l’Inquisizione<br />
fino alle Guerre mondiali del Novecento (solo<br />
per citare alcuni snodi cruciali), l’uomo non ha<br />
fatto altro che manifestare la razionalità calcolatrice<br />
di un’irrazionalità distruttiva. Sempre che la<br />
distruttività possa essere considerata irrazionale.<br />
Tuttavia, senza inoltrarsi in discussioni teoretiche,<br />
il fulcro esplicativo di questa processualità<br />
p. 45