31.05.2013 Views

ottobre 2011 - Bambini - Qui - appunti dal presente

ottobre 2011 - Bambini - Qui - appunti dal presente

ottobre 2011 - Bambini - Qui - appunti dal presente

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

di “privato”. Pubblico è sinonimo di collettivo,<br />

qual è il contesto in cui si svolge l’intera nostra<br />

vita. Chiedere che sia la politica a tutelarlo è non<br />

chiederlo al mercato, che lo modella ben di più.<br />

Dirgli che faccia quel che vuole. E lo fa.<br />

Chiedendo che la cultura sia finanziata <strong>dal</strong>lo Stato,<br />

insomma, si nasconde e si lascia inalterato, si<br />

elude, si evita anche soltanto di porsi, non solo il<br />

problema dello strapotere dei soldi, quindi dei<br />

grandi apparati, nella circolazione dei prodotti culturali,<br />

ma soprattutto, chiedendo per la cultura un<br />

privilegio immotivato, si elude il problema più di<br />

fondo: lo strapotere dei soldi, quindi dei grandi apparati,<br />

sulla nostra vita pubblica, cioè sull’intera<br />

nostra vita. Sul lavoro, per esempio, e sulla stessa<br />

politica (dove i grandi apparati si chiamano grandi<br />

partiti). Il problema è lo strapotere. (E “<strong>Qui</strong>”,<br />

questo, l’ha avuto sempre <strong>presente</strong>, a partire <strong>dal</strong>la<br />

scelta di mettere in primo piano, nelle sue pagine,<br />

testimonianze di vita di singole persone.)<br />

Alcuni, di fronte a questa situazione, pensano al<br />

contrario che una rivista, come qualunque altro<br />

prodotto, culturale o meno, debba affrontare il<br />

mercato. Se non vende, significa che di essa non<br />

c’è “domanda”. <strong>Qui</strong>, ho più che dei dubbi. Così<br />

si dimentica, oltre a tante altre cose, la pubblicità.<br />

Non mi riferisco soltanto alla pubblicità in senso<br />

stretto, quella degli spot televisivi e dei cartelloni<br />

per le strade, ma all’obiettivo della pubblicità e ai<br />

modi della pubblicità per raggiungerlo. Entrambi<br />

sono sempre più egemoni ovunque si pronuncino<br />

o scrivano parole e si mostrino immagini.<br />

Non che l’obiettivo e i modi della pubblicità abbiano,<br />

per fortuna, monopolizzato l’intera comunicazione<br />

fra le persone - forse non vi riusciranno<br />

mai - ma fanno sentire sempre più il loro sapore,<br />

p. 5

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!