ottobre 2011 - Bambini - Qui - appunti dal presente
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di “privato”. Pubblico è sinonimo di collettivo,<br />
qual è il contesto in cui si svolge l’intera nostra<br />
vita. Chiedere che sia la politica a tutelarlo è non<br />
chiederlo al mercato, che lo modella ben di più.<br />
Dirgli che faccia quel che vuole. E lo fa.<br />
Chiedendo che la cultura sia finanziata <strong>dal</strong>lo Stato,<br />
insomma, si nasconde e si lascia inalterato, si<br />
elude, si evita anche soltanto di porsi, non solo il<br />
problema dello strapotere dei soldi, quindi dei<br />
grandi apparati, nella circolazione dei prodotti culturali,<br />
ma soprattutto, chiedendo per la cultura un<br />
privilegio immotivato, si elude il problema più di<br />
fondo: lo strapotere dei soldi, quindi dei grandi apparati,<br />
sulla nostra vita pubblica, cioè sull’intera<br />
nostra vita. Sul lavoro, per esempio, e sulla stessa<br />
politica (dove i grandi apparati si chiamano grandi<br />
partiti). Il problema è lo strapotere. (E “<strong>Qui</strong>”,<br />
questo, l’ha avuto sempre <strong>presente</strong>, a partire <strong>dal</strong>la<br />
scelta di mettere in primo piano, nelle sue pagine,<br />
testimonianze di vita di singole persone.)<br />
Alcuni, di fronte a questa situazione, pensano al<br />
contrario che una rivista, come qualunque altro<br />
prodotto, culturale o meno, debba affrontare il<br />
mercato. Se non vende, significa che di essa non<br />
c’è “domanda”. <strong>Qui</strong>, ho più che dei dubbi. Così<br />
si dimentica, oltre a tante altre cose, la pubblicità.<br />
Non mi riferisco soltanto alla pubblicità in senso<br />
stretto, quella degli spot televisivi e dei cartelloni<br />
per le strade, ma all’obiettivo della pubblicità e ai<br />
modi della pubblicità per raggiungerlo. Entrambi<br />
sono sempre più egemoni ovunque si pronuncino<br />
o scrivano parole e si mostrino immagini.<br />
Non che l’obiettivo e i modi della pubblicità abbiano,<br />
per fortuna, monopolizzato l’intera comunicazione<br />
fra le persone - forse non vi riusciranno<br />
mai - ma fanno sentire sempre più il loro sapore,<br />
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