ottobre 2011 - Bambini - Qui - appunti dal presente
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L’altra funzione, strettamente legata alla precedente,<br />
è quella di amico/nemico. “Una dichiarazione<br />
di guerra - sottolinea Schmitt - è sempre<br />
l’individuazione di un nemico.” 7<br />
La fuga e la fascinazione verso la storia universale<br />
nasconde sempre la violenza, che in Hegel come<br />
in Schmitt non viene mai dichiarata esplicitamente<br />
ma sempre data per presupposta. La guerra genera<br />
una violenza necessaria, anzi, a ben guardare,<br />
ogni rapporto umano, nell’ottica hegeliana del riconoscimento,<br />
non è altro che il continuo svolgersi<br />
della supremazia di un individuo sull’altro.<br />
Per questo, sottolinea Schmitt, chi agisce un qualsiasi<br />
atto di violenza si assume un rischio. Che tale<br />
rischio possa essere giuridicamente tollerato o<br />
meno in questo caso poco importa, poiché ciò che<br />
è rilevante è la necessità stessa, quasi implicita,<br />
che l’individuo o gli individui che producono l’azione<br />
portino una quota sostanziale di pericolo per<br />
la propria vita o per quella di altri.<br />
p. 49<br />
7 Carl Schmitt, Teoria del<br />
partigiano. Integrazione<br />
al concetto del politico,<br />
Adelphi, Milano, 2005,<br />
p. 118.<br />
“La parola rischioso assume un significato più<br />
pregnante quando chi agisce in modo rischioso si<br />
espone personalmente al pericolo e coscientemente<br />
mette nel conto anche eventuali conseguenze<br />
negative delle sue azioni o delle sue omissioni, in<br />
modo da non poter gridare all’ingiustizia quando<br />
quelle conseguenze lo colpiscono.” 8 8 Ibidem, p. 44.<br />
In quest’ottica, diviene ancora più chiara l’esigenza<br />
oppositiva schmittiana tra amico e nemico:<br />
“Nella teoria della guerra - scrive - si tratta sempre<br />
di distinguere esattamente l’inimicizia, che<br />
conferisce alla guerra il suo senso e il suo carattere.”<br />
Lungi <strong>dal</strong> rimanere indefinito, infatti, la<br />
guerra esige che s’identifichi un oggetto che porta<br />
interessi opposti, definendo al contempo un campo<br />
di esclusione ed inclusione che stabilisce gli