ottobre 2011 - Bambini - Qui - appunti dal presente
ottobre 2011 - Bambini - Qui - appunti dal presente
ottobre 2011 - Bambini - Qui - appunti dal presente
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
Na’im, tra Tali giovane e Adam ormai maturo, tra<br />
Gabriel Arditi e Asya). Tra tutti, a rappresentare<br />
lo spirito della vecchia Israele, si erge la figura di<br />
una vecchia: Vaduccia che cade in coma. Appena<br />
cade in coma, scoppia la guerra. Vaduccia perde<br />
conoscenza e quando la riacquista, uscendo <strong>dal</strong><br />
coma, si accorge che è Dio che ha perso conoscenza.<br />
Ricompare il caos come ordinatore del<br />
mondo. Quando uscirà <strong>dal</strong> coma le sue parole diverranno<br />
scorrevoli e comprensibili, ma ormai Vaduccia<br />
non trova più il suo senso in un mondo<br />
che non riconosce, in un paese che non riconosce<br />
e lascerà che l’anima si stacchi <strong>dal</strong> corpo. La guerra<br />
è continuamente sullo sfondo ed è continuamente<br />
insensata perché è vista <strong>dal</strong>l’autore sia con<br />
gli occhi di una nuova generazione di ebrei non<br />
praticanti (la famiglia di Adam) sia con gli occhi<br />
dei palestinesi (Na’im). Nella realtà quotidiana<br />
ebrei e palestinesi sono mescolati: nell’officina<br />
meccanica per riparazioni di automobili di Adam<br />
lavorano dei palestinesi, Dafi ebrea israeliana si<br />
innamora di Na’im palestinese che dirà “anch’io<br />
sono israeliano”, ma la guerra, una guerra di cui<br />
non si capisce la ragione li divide tanto da spingere<br />
Na’im a tornare alla sua casa “pieno di speranze”<br />
di uscire da questa spirale, da questi ritorni<br />
continui della storia su se stessa, di ritrovare<br />
conoscenza.<br />
“In quei giorni, quando la Città Vecchia di Gerusalemme<br />
era assediata, soltanto due anni dopo<br />
quella maledetta guerra mondiale, ho capito che<br />
Dio aveva perso conoscenza. […] Lui ha perso<br />
conoscenza! E loro credevano che alludessi al<br />
bambino, o a suo padre, ma io dicevo: no, voglio<br />
dire lassù. E loro guardavano all’insù e non capivano,<br />
e io dicevo: è inutile che cerchiate, Lui<br />
p. 87