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ottobre 2011 - Bambini - Qui - appunti dal presente

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Na’im, tra Tali giovane e Adam ormai maturo, tra<br />

Gabriel Arditi e Asya). Tra tutti, a rappresentare<br />

lo spirito della vecchia Israele, si erge la figura di<br />

una vecchia: Vaduccia che cade in coma. Appena<br />

cade in coma, scoppia la guerra. Vaduccia perde<br />

conoscenza e quando la riacquista, uscendo <strong>dal</strong><br />

coma, si accorge che è Dio che ha perso conoscenza.<br />

Ricompare il caos come ordinatore del<br />

mondo. Quando uscirà <strong>dal</strong> coma le sue parole diverranno<br />

scorrevoli e comprensibili, ma ormai Vaduccia<br />

non trova più il suo senso in un mondo<br />

che non riconosce, in un paese che non riconosce<br />

e lascerà che l’anima si stacchi <strong>dal</strong> corpo. La guerra<br />

è continuamente sullo sfondo ed è continuamente<br />

insensata perché è vista <strong>dal</strong>l’autore sia con<br />

gli occhi di una nuova generazione di ebrei non<br />

praticanti (la famiglia di Adam) sia con gli occhi<br />

dei palestinesi (Na’im). Nella realtà quotidiana<br />

ebrei e palestinesi sono mescolati: nell’officina<br />

meccanica per riparazioni di automobili di Adam<br />

lavorano dei palestinesi, Dafi ebrea israeliana si<br />

innamora di Na’im palestinese che dirà “anch’io<br />

sono israeliano”, ma la guerra, una guerra di cui<br />

non si capisce la ragione li divide tanto da spingere<br />

Na’im a tornare alla sua casa “pieno di speranze”<br />

di uscire da questa spirale, da questi ritorni<br />

continui della storia su se stessa, di ritrovare<br />

conoscenza.<br />

“In quei giorni, quando la Città Vecchia di Gerusalemme<br />

era assediata, soltanto due anni dopo<br />

quella maledetta guerra mondiale, ho capito che<br />

Dio aveva perso conoscenza. […] Lui ha perso<br />

conoscenza! E loro credevano che alludessi al<br />

bambino, o a suo padre, ma io dicevo: no, voglio<br />

dire lassù. E loro guardavano all’insù e non capivano,<br />

e io dicevo: è inutile che cerchiate, Lui<br />

p. 87

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