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I tumori cutanei maligni di interesse ORL - Luigi D'Ottavi - AOOI

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presenta circa il 90% delle lesioni neoplastiche cutanee. Colpisce prevalentemente<br />

la superficie posteriore del pa<strong>di</strong>glione e la regione pre e<br />

retro-auricolare per l’alta concentrazione <strong>di</strong> unità pilo sebacee in questi<br />

<strong>di</strong>stretti. All’interno del condotto si localizza per lo più al terzo laterale,<br />

rappresentando il secondo istotipo, dopo lo squamo cellulare, con una<br />

incidenza compresa tra il 1 ed il 20%.<br />

Si presenta quasi esclusivamente a partire dalla sesta decade, mostrando<br />

una preponderanza per il sesso maschile con un rapporto M/F 2:1.<br />

Il BCC origina primitivamente dalla superficie posteriore del pa<strong>di</strong>glione<br />

auricolare, specie nella sua metà superiore, e nella regione retro e preauricolare.<br />

FATTORI DI RISCHIO<br />

L’esposizione prolungata i raggi solari e quin<strong>di</strong> ai raggi ultravioletti è sicuramente<br />

il primo fattore <strong>di</strong> rischio per la genesi dei <strong>tumori</strong> <strong>cutanei</strong>.<br />

Lo xeroderma pigmentoso, malattia autosomica recessiva, è caratterizzato<br />

da una incapacità <strong>di</strong> riparare i danni del DNA, specie quelli prodotti<br />

dai raggi UV. I soggetti affetti da questa particolare patologia tendono a<br />

sviluppare molto precocemente <strong>tumori</strong> <strong>cutanei</strong> multipli, sincroni e metacroni,<br />

ad<strong>di</strong>rittura nella prima decade <strong>di</strong> vita, specialmente SCC e BCC.<br />

Tali pazienti sono ad alto rischio <strong>di</strong> sviluppare neoplasie del pa<strong>di</strong>glione<br />

auricolare.<br />

I trattamenti ra<strong>di</strong>oterapici per i <strong>tumori</strong> epiteliali del <strong>di</strong>stretto cervico-facciale,<br />

in particolare del carcinoma del rinofaringe, comportano l’assorbimento<br />

<strong>di</strong> alte dosi <strong>di</strong> ra<strong>di</strong>azioni, fino a 2 Gy totali. I soggetti sottoposti a tali trattamenti<br />

hanno un rischio molto più elevato <strong>di</strong> sviluppare un tumore cutaneo<br />

a livello dell’orecchio esterno e, in misura minore, dell’orecchio me<strong>di</strong>o.<br />

Le neoplasie possono insorgere in un arco temporale compreso tra 3 e 2<br />

anni dal trattamento ra<strong>di</strong>oterapico con una me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> 1 anni 4 .<br />

Le cicatrici da ustione rappresentano un altro importante fattore <strong>di</strong> rischio.<br />

Cosi come l’esposizione ai raggi, tali lesioni sono più frequentemente<br />

coinvolte nello sviluppo <strong>di</strong> SCC che può essere più aggressivo e con alta<br />

propensione a sviluppare metastasi.<br />

Carcinoma squamocellulare<br />

Esistono sei <strong>di</strong>verse varianti istologiche <strong>di</strong> carcinoma squamoso: ben <strong>di</strong>fferenziato,<br />

moderatamente <strong>di</strong>fferenziato, scarsamente <strong>di</strong>fferenziato, a cellule<br />

chiare, a cellule fusate, verrucoso.<br />

A livello del pa<strong>di</strong>glione auricolare, il carcinoma squamoso si presenta<br />

come una lesione a placca o nodulare, solitamente localizzata all’elice o<br />

all’antielice, più raramente alla superficie posteriore del pa<strong>di</strong>glione auricolare.<br />

La lesione è facilmente sanguinante e resta indolente fino a quando<br />

non raggiunge la cartilagine sottostante.<br />

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