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I tumori cutanei maligni di interesse ORL - Luigi D'Ottavi - AOOI

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Figura 2: Modelli murini <strong>di</strong> cancerogenesi cutanea.<br />

Il basalioma (BCC) può essere indotto sperimentalmente in topi eterozigoti per il gene<br />

Ptch1 dopo esposizione a ra<strong>di</strong>azioni ionizzanti secondo un meccanismo a più sta<strong>di</strong> che<br />

comporta la progressione <strong>di</strong> lesioni preneoplastiche confinate nel derma a tumore pienamente<br />

conclamato. Questo tumore origina dalle cellule staminali del compartimento<br />

epidermico della pelle che risiedono in due <strong>di</strong>verse localizzazioni: in una regione specializzata<br />

del follicolo pilifero e nello strato basale (SB) dell’epitelio interfollicolare. Il carcinoma<br />

a cellule squamose (SCC), che origina esclusivamente dal compartimento staminale<br />

dello strato basale dell’epidermide, può essere indotto sperimentalmente in topi Car-S<br />

dopo l’applicazione <strong>di</strong> un protocollo <strong>di</strong> cancerogenesi chimica a due sta<strong>di</strong>. Le lesioni benigne<br />

sono macroscopicamente riconoscibili come escrescenze cutanee <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni variabili<br />

che in sezione istologica mostrano la tipica struttura a cavolfiore. La progressione<br />

a carcinoma è accompagnata da infiltrazione nel derma e dalla formazione delle tipiche<br />

perle cornee.<br />

in funzione dello sta<strong>di</strong>o del ciclo del pelo al momento dell’esposizione<br />

agli agenti inizianti; la maggiore suscettibilità allo sviluppo <strong>di</strong> TCNM negli<br />

animali trattati durante lo sta<strong>di</strong>o <strong>di</strong> massima crescita del follicolo pilifero<br />

(fase anagena) suggerisce una forte correlazione con lo stato proliferativo<br />

delle cellule staminali del compartimento follicolare e interfollicolare dell’epidermide,<br />

che in questa fase raggiungono la loro massima attivazione<br />

(Mancuso M et al., 2006) (Fig. 2).<br />

L’appartenenza al genere maschile rappresenta un noto fattore <strong>di</strong> rischio<br />

(Staples MP et al., 2006; Hayes RC et al., 200 ). Così come nell’uomo, i<br />

TCNM compaiono prevalentemente nei topi maschi dei due modelli murini<br />

<strong>di</strong> cancerogenesi cutanea. Molto recentemente è stato <strong>di</strong>mostrato che<br />

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